Anguillara – Cresce l’offerta per il sociale



Casa di Cura L'aurora di MarzoI dati Istat raccontano come l’Italia sia un paese che stia invecchiando notevolmente. L’aumento della vita media (che supera ormai la media di ottanta anni), e la riduzione della natalità, contrastata neanche troppo efficacemente dall’aumento delle nascite tra gli immigrati, ha determinato un rapporto tra popolazione attiva e anziani che è tra i più bassi dell’intero pianeta.

Oltre a rappresentare un problema in se, per via della difficoltà dello Stato a mantenere stabile la spesa pensionistica, la situazione si aggrava particolarmente quando l’anziano non è autosufficiente, o lo è solo parzialmente, e necessita di un aiuto per svolgere le normali funzioni quotidiane.

Qualche decennio fa, quando il modello familiare non si discostava molto dal clan rurale che ha caratterizzato l’organizzazione sociale familiare dei secoli scorsi. La struttura era di tipo patriarcale, i figli sposati abitavano in prossimità della casa dei genitori, i bambini giocavano sempre insieme, un componente della famiglia si preoccupava di loro e degli anziani (normalmente una donna, perché in Italia la condizione femminile è stata sempre subordinata all’altro sesso).

Oggi tutta una serie di fattori, dalla microframmentazione dei nuclei familiari, la necessità di abitare in altri quartieri per esigenze economiche (costo degli appartamenti o vicinanza al luogo di lavoro), la necessità per entrambi i coniugi di lavorare, a causa delle retribuzioni ormai irreversibilmente in ribasso, hanno infranto questa struttura solidaristica familiare, obbligando la scelta di delegare l’assistenza a personale adibito a tale scopo. I continui tagli ai fondi per il sociale che hanno colpito sia le amministrazioni centrali che i comuni, non permettono però la possibilità di renderla efficace solamente affidandosi alle strutture pubbliche.

L’alternativa in questo caso è rappresentata da Case di Riposo private, con la necessità in questo caso di affidarsi a strutture qualificate, per evitare di imbattersi in elementi poco raccomandabili che, sfruttando la situazione, si approfittano degli anziani, a volte anche con violenze fisiche e percosse, come a volte purtroppo viene posto all’attenzione pubblica.

Proprio per questo motivo è bene porre la giusta attenzione alle attività che in questo settore operano con serietà e cercano di fornire ai propri ospiti quanto di meglio è possibile. In questo settore la differenza tra una buona struttura e una cattiva non è soltanto un problema di tipo commerciale, perché il loro lavoro non è la vendita di un prodotto, ma la qualità della vita dei loro ospiti.

Ad Anguillara pochi giorni fa la Casa di Riposo “L’Aurora” ha aperto al pubblico, ristrutturando completamente una precedente attività, e fornendola di tutti gli standard di comfort sia sanitario che di ospitalità. La struttura rinnovata è stata inaugurata sabato 15 giugno con la presenza del sindaco Francesco Pizzorno e l’assessore Matteo Flenghi, Assessore, Attività produttive, turismo, agricoltura, relazioni internazionali, sport. Il centro può ospitare fino a quindici persone.

Da parte nostra facciamo gli auguri alla nuova attività, perché possa svolgere adeguatamente il proprio compito, a soddisfazione di quanti ne usufruiscono.

Silvio Rossi

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