BRACCIANO – SCUOLE OKKUPATE: LIBERATE LA LIBERTA’



scuola è un nome generico che indica un’istituzione destinata all’educazione e all’istruzione di studenti e allievi sotto la guida di varie tipologie di figure professionali appartenenti al settore dei lavoratori della conoscenza. Questi ultimi, tenendo conto di un definito contesto di partenza e delle finalità proprie dell’istituzione educativa, redigono ed applicano un progetto educativo che, avvalendosi di appropriate metodologie didattiche, si propone di raggiungere gli obbiettivi educativi previsti sviluppandosi secondo una precisa scansione temporale. Ciò al fine di soddisfare i bisogni educativi dell’utenza.

Potenza di internet e duttilità di wikipedia!
Una volta cercato e trovato nel web il significato del termine “scuola”, abbiamo anche cercato nella rete quale tipo di okkupazione di istituti scolastici abbia mai obbligato in questi ultimi anni i diversi Ministeri di riferimento a modificare “tout court” la loro politica.
Ma internet e wikipedia questa volta non ci sono stati di supporto purtroppo, chissà perché…..

Lo abbiamo già scritto ma lo vogliamo ribadire. I ragazzi che okkupano gli istituti scolastici pubblici non riescono a farsi prendere sul serio. Sarà la natura endemica del fenomeno, sarà la scarsa partecipazione degli studenti (qualcuno di loro dichiara addirittura: “L’idea è partita da poche persone”) e sarà anche che sembrano strumentalizzati (qualcuno di loro infatti afferma: “speravamo in una protesta generale, e invece siamo solo noi studenti”) e sarà magari anche perché a 13/14 anni diventa difficile credere che abbiano capito cosa c’è scritto nel tanto detestato “ddl Aprea – in fase di studio dal 2008”!

Così diventa difficile per noi adulti prendere sul serio chi definisce la scuola come “un diritto che non può essere strappato” oppure chi parla di “diritto allo studio, alla cultura, alla formazione” e poi okkupa un edificio pubblico negando di fatto i succitati diritti a coetanei meno propensi a lasciarsi strumentalizzare da qualche furbetto più anziano!

Chi okkupa si perita anche di dichiarare: “basta col branco che si muove a comando” e poi impone a chi invece vuole studiare, l’interruzione della prevista attività didattica. Un’attività istituzionale sostituita da un’ipotetica “Cogestione” o addirittura da una non meglio identificabile “autogestione”, con buona pace del “rispetto dei ruoli”. Alla faccia della democrazia e del diritto preteso dagli okkupanti!
Uno scambio di ruoli a cui gli insegnanti comunque non sembrano intenzionati ad opporsi, eppure per la Legge sono responsabili di quanto avviene nell’Istituto dove prestano la loro opera. Parliamo di docenti che si lamentano della scarsa considerazione di cui godono agli occhi delle Istituzioni e non si peritano evidentemente di quella di cui godono agli occhi di chi, puntualmente ogni anno, li esautora più o meno goliardicamente dalle loro cattedre.

Chi okkupa tuttavia, è probabilmente il meno colpevole all’interno del lassista sistema che supinamente lo consente. Il vero colpevole è “l’istituzione scuola” che secondo wikipedia dovrebbe essere improntata “all’educazione e all’istruzione di studenti” e che invece evita accuratamente di farlo quando si dimentica di partire dal “rispetto delle regole”, quegli elementi cioè che solo se concretamente perseguiti creano una “società civile vera e non virtuale”.

La società che oggi invece consente l’illiceità proprio in un momento formativo che dovrebbe creare il futuro dei cittadini del domani, è una Società opportunistica che sfrutta e strumentalizza l’anarchia invece di definire il vero senso della libertà, QUELLA DI TUTTI, quella che nelle scuole invece vediamo soccombere per la volontà di pochi che comunque nei loro striscioni ribadiscono “la scuola pubblica non si tocca”! Gran bella contraddizione in termini visto e considerato che loro si permettono addirittura di chiuderla bloccando la didattica!

BRACCIANO – SCUOLE OKKUPATE: LIBERATE LA LIBERTA’

In qualche Istituto scolastico dove il rispetto delle regole evidentemente è più sentito, il preside ha chiesto l’intervento dei carabinieri per far sgomberare l’edificio illegalmente occupato e poter riprendere così l’attività didattica (è il caso dell’Amaldi di Tor Bella Monaca); quaranta studenti che non hanno inteso recepire l’avvertimento del preside sono stati denunciati. Situazione analoga a Guidonia dove i Carabinieri hanno invece bloccato sul nascere l’occupazione dell’istituto superiore Pisano.
Devono pertanto ritenersi fortunati quegli okkupanti di altre scuole che per motivi a noi totalmente sconosciuti, non vedono sanzionare il loro atto illegale, evitando possibilmente di andarne anche fieri.

Forse sarebbe il caso che certi ragazzi si decidessero a liberare la libertà di chi vuole continuare il suo processo formativo e scegliessero motivazioni e sedi diverse per soddisfare il loro desiderio di fare a meno dei programmi scolastici istituzionali.
La ricreazione è finita, banco e interrogazioni, piaccia o non piaccia, li aspettano.

Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/7226/” title=”7226″]

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