Falloplastica: i risultati positivi della chirurgia e le tecniche alternative



Ogni uomo che vive un disagio psicologico e/o fisico ha il diritto di cercare un rimedio che possa guarire questa condizione mentalmente invalidante per tornare a vivere una vita normale. Il 45% degli uomini si dichiarano insoddisfatti delle dimensioni del proprio pene e questa percezione che crea malcontento non è semplicemente riconducibile ad un capriccio estetico, ma rientra a tutti gli effetti nella sfera dei disturbi della percezione del proprio corpo.

Nel caso in cui non ci si voglia sottoporre all’intervento è possibile risolvere questo problema adottando soluzioni come l’iniezione nel pene di folletto a base di acido ialuronico che provoca un aumento dei tessuti, questa tecnica viene eseguita in anestesia locale in un tempo massimo di mezz’ora ed è ripetibile oltre che sicuramente più economica rispetto all’intervento chirurgico. Unica pecca consiste nel fatto che il filler tende ad essere riassorbito totalmente dal corpo nel giro di un anno dall’iniezione rendendo nulli i benefici inizialmente ottenuti.

I risultati positivi della falloplastica

Ma per eliminare definitivamente questo vero e proprio disagio sempre più uomini ricorrono alla falloplastica per aumentare le dimensioni del pene, che ad oggi ha raggiunto notevoli risultati permettendo un allungamento dai 2 ai 5 centimetri e un aumento della circonferenza dal 30 al 50%. Un chirurgo specializzato sarà in grado, attraverso esami preventivi oltre alla conoscenza del paziente, di stabilire quale sia la migliore tecnica da utilizzare a seconda dei casi e dei risultati desiderati. Ovviamente ogni soggetto dovrà essere definito idoneo perché possa intraprendere il percorso che porta all’intervento di falloplastica ottenendo così, grazie ad un’operazione poco invasiva che consente di riprendere le attività normali della vita quotidiana nell’arco di pochi giorni, risultati definitivi e soddisfacenti con l’eventuale possibilità di ripetere l’intervento per migliorare ulteriormente le dimensioni del pene.

Tecniche alternative

Esistono quindi diverse tecniche per l’allungamento e l’ingrossamento del pene come ad esempio la ligamentosi, che attraverso il taglio di alcuni dei legamenti di sospensione che tengono il pene attaccato all’osso pubico e di fatto ne tengono nascosta all’interno del corpo una parte. Recidendo questi legamenti la parte attaccata al pube scende e diventa esterna, in questo modo è possibile recuperare centimetri senza operare sulla struttura del pene e senza l’introduzione di protesi.

Un’altra tecnica utilizzata per l’allungamento del pene è quella che prevede appunto l’inserimento di protesi peniene. È inoltre possibile allungare il pene grazie all’intervento di ricostruzione totale che prevede il disassemblamento completo del pene è la successiva ricostruzione con la creazione di uno spazio tra il glande e i corpi cavernosi che verrà riempito tramite l’iniezione di grasso

autologo. L’ultima ipotesi di intervento riguarda la rimozione di grasso pubico che può nascondere centimetri di pene.

Per quanto concerne l’intervento di falloplastica per l’aumento della circonferenza del pene è senza dubbio il meno invasivo l’intervento che prevede l’iniezione di grasso autologo. Alcune di queste tecniche possono essere combinate tra loro per ottenere migliori risultati sia dal punto di vista estetico che funzionale. Sarà ovviamente solo la scelta di un chirurgo professionista competente che potrà dare al paziente la tranquillità della perfetta riuscita dell’intervento.

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