Anguillara – Novità sul caso di Federica Mangiapelo



Nuove prove nel caso di Federica Mangiapelo, la ragazza annegata il 1 novembre del 2012 nel lago di Bracciano, e che portano ad una probabile riapertura del caso.

Una nuova scoperta, infatti, complica la posizione dell’ ex fidanzato, accusato di omicidio volontario, poiché viene collocato direttamente sulla scena del crimine. La prova consiste nel ritrovamento di diatomee sui jeans bianchi indossati da Marco Di Muro la notte in questione. Le stesse diatomee sono state rinvenute nei polmoni di Federica, di conseguenza dovrebbe essere chiaro che il 25enne era con lei quando si è sentita male, anche se il ragazzo ha sempre negato questa circostanza.

Le diatomee sono alghe unicellulari che vivono in condizioni specifiche di PH e il frustulo di queste alghe è composto esclusivamente da silice e componenti organiche, di conseguenza, è perfettamente individuabile il bacino lacustre in cui le stesse si sono sviluppate.

Non ci sono dubbi sul fatto che i pantaloni indossati dal Di Muro siano proprio gli stessi jeans bianchi analizzati dai periti; ciò è confermato dalle riprese di una stazione di benzina che mostrano il ragazzo mentre scende dalla macchina, alle 2.34 del mattino, con indosso quei jeans. Di Muro ha sempre affermato di aver lasciato Federica in strada, verso 1.30, dopo un  litigio.

Sempre la stessa notte, un’altro particolare sembra stonare con le dichiarazioni fatte dallo stesso Di Muro, infatti, il ragazzo, a tarda notte, appena rientrato a casa avrebbe chiesto alla madre di lavare immediatamente i vestiti che indossava, affermando che gli servivano la sera successiva.

Nel gennaio scorso il Gip del Tribunale di Civitavecchia, Giovanni Giorgianni, ha istituito una commissione di periti ad hoc in vista dell’incidente probatorio, ed è proprio la commissione che ha avanzato l’ipotesi che Federica non sia morta a causa della miocardite ma bensì annegata.

Anche in questo caso le diatomee hanno giocato un ruolo fondamentale, infatti, le alghe, durante la nuova perizia svolta sul corpo della ragazza, sono state trovate  in grandi quantità nei polmoni e nel cervello e di conseguenza hanno circolato nel corpo della ragazza fino al momento del decesso.

La commissione non esclude né conferma l’ipotesi dell’omicidio, secondo la quale qualcuno potrebbe aver tenuto ferma Federica nell’acqua fino a farla annegare, perché non è stata esaminata.

Alla luce dei nuovi esami e delle nuove prove, il caso sembra riaperto, come hanno chiesto i parenti di Federica, tramite l’avvocato Andrea Rossi. Il 18 settembre la commissione discuterà i risultati ottenuti davanti al Gip.

A quanto pare Federica non riposerà in pace fino a che non sarà fatta luce sulla sua morte.

Samantha Lombardi

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Informazioni su Samantha Lombardi 6437 Articoli
Samantha Lombardi è un archeologa, laureata in Archeologia e Storia dell'Arte del Mondo Antico e dell'Oriente. Cura un sito che parla del patrimonio artistico (www.ilpatrimonioartistico.it), collabora con l'Ass. Cul. Il Consiglio Archeologico ed è addetta stampa dell'Ass. di Rievocazione Storica CVLTVS DEORVM. Dal maggio del 2014 collabora con Il tabloid.it

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