Come fare se arriva una bolletta dell’energia elettrica sbagliata

bolletta sbagliata



A volte può capitare di ricevere una bolletta dell’energia elettrica sbagliata, il cui importo è superiore rispetto ai consumi che sono stati effettuati nel corso del mese stesso.

Pertanto occorre cercare di prestare la massima attenzione a come procedere in modo tale che sia possibile prevenire questa particolare tipologia di situazione importante per curare le proprie finanze.

Vediamo ora i passaggi che sono opportune per evitare che possano nascere delle situazioni tutt’altro che positive che vanno a danneggiare il proprio patrimonio.

La bolletta energia elettrica sbagliata e il contatto con l’azienda

Quando ci si ritrova con una bolletta dell’energia elettrica completamente errata, il primo passo da compiere è quello che consiste nel contattare l’impresa che eroga il servizio ed in altri casi pensare di cambiare compagnia elettrica ed effettuare una disdetta se necessario.

Questa procedura risulta essere necessaria per segnalare all’impresa lo sbaglio commesso nella compilazione della fattura mensile relativa al servizio dell’energia elettrica stessa.

Per riuscire nell’impresa di ottenere il rimborso occorre mettere a confronto due fatture, una delle quali deve essere corretta.

Questo per fare in modo che si possano svolgere le varie comparazioni che permetteranno, alla ditta che eroga il servizio, di poter verificare che i dati nella fatture contestata dal cliente siano errati.

Tale procedura di contestazione potrà essere svolta anche mediante sul web, tramite chat, parlando con un operatore sfruttando questa particolare risorsa.

Spesso accade, però, che questa prima soluzione non sia sufficiente, ovvero che non si riesca a risolvere il problema stesso.

Per questo occorre sfruttare anche la raccomandata con ricevuta di ritorno per inviare le comunicazioni che riguardano l’errore commesso da parte della ditta che eroga il servizio di energia elettrica.

La raccomandata con ricevuta di ritorno e la bolletta energia elettrica sbagliata

Questo mezzo assume dei toni legali visto che la raccomandata è un documento che serve per tutelare il consumatore e fare in modo che questo possa avere un rimborso per quanto riguarda appunto la somma di denaro in eccesso pagata dallo stesso cliente.

Per effettuare questa procedura in maniera corretta occorre inserire i dati personali dell’utente che si ritrova a dover pagare una bolletta della corrente elevata per importo e completamente errata.

I dati in questione sono il codice utente, ovvero quello che identifica l’abitazione dove viene sfruttata l’energia elettrica, il nome e cognome dell’utente che usufruisce di questo servizio e l’indirizzo di casa.

Questi dati servono per identificare appunto quell’utente in modo completamente privo di equivoci.

Nella comunicazione occorre inserire il codice identificativo della bolletta, con tanto di importo errato, dove è stato commesso lo sbaglio e la somma di denaro in eccesso, specificare se la bolletta è stata pagata oppure se questa deve essere semplicemente rettificata ed in seguito occorrerà anche scrivere la somma di denaro che deve essere versata da parte della compagnia come rimborso.

Per rendere la panoramica completa all’azienda che eroga il servizio di energia elettrica occorre allegare le due bollette prima citate, ovvero quella errata e quella corretta, in modo tale che la ditta che fornisce il servizio possa effettuare dei controlli incrociati precisi.

La compagnia avrà novanta giorni di tempo per effettuare il rimborso, al termine dei quali scatta una penale aggiuntiva che deve essere corrisposta dalla stessa impresa. Se i giorni superati sono novanta ma non 180, il rimborso sarà pari a venti euro.

Se questo non supera i 270 giorni, si parla di quaranta euro mentre, in casi superiori, si parla di un rimborso di sessanta euro.

Lo Sportello per il Consumatore di Energia e la bolletta energia elettrica sbagliata

Se l’errore non dovesse essere riconosciuto da parte della compagnia che fornisce l’energia elettrica, il consumatore potrà fare affidamento allo Sportello per il Consumatore di Energia, ma solo dopo che sono trascorsi quaranta giorni lavorativi dopo che viene inviata la comunicazione alla compagnia stessa mediante raccomandata con ricevuta di ritorno.

Questa soluzione serve per tramutare la disputa da amichevole a legale: il rimborso potrebbe non essere accreditato al cliente ma la società verrà comunque multata per il suo comportamento scorretto nei confronti dello stesso consumatore.

Inoltre bisogna sottolineare come lo Sportello per il Consumatore di Energia cercherà di fare il possibile per far ottenere il rimborso allo stesso cliente, anche se questo non è certo.

Se il danno che riceve il cliente è pari o superiore ai cinquecento euro, si potrà fare causa all’azienda che ha commesso l’errore nella compilazione della bolletta e che non ha riconosciuto lo stesso come tale.

Sarà quindi opportuno analizzare attentamente la situazione e rivolgersi ad un giudice di pace qualora la somma di denaro sia sotto i cinquecento euro.

Bisogna sottolineare come, in questo caso, si cercherà una soluzione che non sempre corrisponde ad un rimborso ma, al contrario, si cerca un compromesso che riesca a soddisfare società e cliente come, ad esempio, una riduzione nella prossima bolletta oppure altri rimedi similari.

Ecco quindi come comportarsi nel momento in cui si riscontra un errore quando si riceve la bolletta dell’energia elettrica, evitando quindi di subire un torto economico ai propri danni.

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