ANGUILLARA – PONTON DELL’ELCE SI PREPARA ALLE ELEZIONI DEL CDQ



Era il mese di luglio e il Direttivo uscente ci chiedeva di pubblicare un comunicato che annunciava per la fine dell’estate l’indizione delle elezioni per il Direttivo del Comitato di Quartiere.
“Nel critico contesto in cui versa il nostro quartiere – riportava il suddetto comunicato -, il C.D.Q. rappresenta dunque un “presidio irrinunciabile” della società civile in alternativa ai partiti politici che spesso sono molto distanti dai problemi quotidiani dei cittadini”.
Un concetto che manifestava una scarsa fiducia nella “partitica” se non addirittura una certa avversione. Gli stessi risultati elettorali non premiavano l’attuale amministrazione che si è trovata di fronte poco più del 66% di elettori residenti a Ponton dell’Elce che non hanno concesso la propria fiducia alla lista Pizzorno. Tra l’altro la media dei votanti fu solo del 66% degli aventi diritto con una media comunale che si avvicinò al 76%.
Ci auguriamo e soprattutto lo auguriamo al quartiere, che alle elezioni del prossimo direttivo la presenza sia invece massiccia così da non determinare in prossimo futuro nei confronti del costituendo Direttivo accuse di non rappresentatività del volere popolare di Ponton dell’Elce.
A fine giugno questa testata fece una “visita” al giardino comunale (forse troppo lontano da quello di Largo dello Zodiaco?) scattando diverse fotografie sullo stato di degrado in cui versava.
Oggi abbiamo ripetuto l’esperimento e purtroppo la situazione, per quanto possibile, si è rivelata ancora più deteriorata. Ricordammo nel nostro articolo che sembravano essersi dissolti nell’aria ben 150 mila euro per un progetto sicurezza che la Regione aveva (avrebbe? avrebbe dovuto?) finanziare, almeno a quanto affermato dalla precedente Giunta, e proprio il mancato o insufficiente controllo istituzionale determina secondo noi quello che oggi è sotto gli occhi di chiunque volesse recarsi a Ponton dell’Elce. C’è da dire che il degrado non viene necessariamente dall’esterno e la protervia con cui qualcuno ancora lascia i propri rifiuti all’esterno dei cassonetti o all’interno del giardino comunale o all’esterno del centro Sociale, la dice lunga sul livello di educazione di certe famiglie.
Non è parimenti accettabile che i soliti vandali imperversino in zona senza che qualcuno senta il diritto/dovere di rivolgersi alla Municipale: la zona sportiva, a quel che ci è dato sapere, continua ad essere territorio di nessuno e i danneggiamenti continuano. A proposito, non ce ne voglia l’autote/ideatore del graffiti che oggi identifica l’impianto ma a noi piaceva più la targa di intitolazione al compianto Terzi e forse avremmo anche trovato una diversa collocazione alle toilettes chimiche che oggi all’ingresso accolgono il visitatore…
Secondo il programma relativo allo svolgimento delle varie fasi legate alle prossime elezioni del Direttivo di quartiere (scaricabile QUI in formato pdf), entro il 15 settembre dovrà terminare quella di presentazione delle candidature e da allora crediamo saranno resi noti i punti nodali su cui dovrà battersi il Nuovo direttivo, perché una cosa è certa e va ripetuta utilizzando proprio quanto riportato nel comunicato del Direttivo uscente: “Ponton dell’Elce è storicamente afflitto da problemi cronici che perdurano irrisolti ormai da decenni, quali l’acqua non potabile, le strade che si sgretolano, la mancanza di sicurezza, l’assenza di un tessuto urbano (scuola, chiesa, piazza, esercizi commerciali, aree verdi attrezzate, ecc.), il degrado ambientale (cave di basalto, lotti incolti, inceneritore e discarica di prevista realizzazione a Palidoro, ecc), la scarsa affidabilità di servizi essenziali (Enel, divario digitale per mancanza di ADSL, pubblica illuminazione che ogni tanto s’inchioda, ecc), l’insufficienza di collegamenti con mezzi pubblici”.
I neo candidati, magari qualcuno con meno memoria storica sulle spalle, è bene che lo sappiano. Li aspetta un compito durissimo al quale forse da qualche giorno se ne é aggiunto anche un altro addirittura di carattere internazionale: via di Tragliatella è costantemente percorsa da nuovi residenti ai quali viene chiesto solo un’integrazione a tempo determinato prima che vengano sostituiti da altri poveri cristi ugualmente disgraziati. Cerchiamo di aggiungere razionalità al buonismo (soprattutto di quelli lontani dal problema)  perché forse potremmo non essere tanto preparati all’ospitalità.

Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/4405/” title=”4405″]

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