Una “lettera autoassolutoria” con la quale, in “modo inaccettabile”, la Regione Lombardia, ente regolatore del servizio di Trenord, “si nasconde dietro il paravento che le viene fornito dall’azienda, che in teoria dovrebbe essere esecutrice”.
Al capogruppo lombardo del M5S
Al capogruppo lombardo del M5S, Nicola Di Marco, non è piaciuta la lettera inviata ai clienti da Paolo Garavaglia, direttore Comunicazione e Relazioni esterne dell’azienda, con la quale venivano respinti gli attacchi sul servizio delle ultime settimane.
“Pochi giorni fa i pendolari si erano rivolti al governatore Fontana- ricorda il pentastellato- oggi hanno ricevuto la risposta di Trenord”. Secondo Di Marco, utilizzando gli indirizzi mail degli utenti, Trenord si è “letteralmente sovrapposta all’assessorato ai Trasporti di Claudia Maria Terzi” rivolgendosi direttamente ai pendolari, “attraverso un canale privilegiato- prosegue- una lettera autoassolutoria che non trova riscontro in una quotidianità fatta di ritardi e cancellazioni”.
E quindi “chiediamo che sia Trenord, sia l’assessore Terzi, vengano immediatamente a riferire all’interno delle commissioni consiliari competenti”, in merito a questo episodio “e al susseguirsi di disagi vissuti in questi anni dai pendolari lombardi”. Insomma, “è dal 2018 che sentiamo accampare scuse, lo scaricabarile deve finire- conclude Di Marco- i nuovi treni in arrivo non potranno migliorare la situazione: serve un cambio di passo”.
Fonte: Agenzia Dire
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