Attimi di apprensione domenica mattina a Ostia, dove una cabina dello stabilimento balneare Gambrinus, sul lungomare Amerigo Vespucci, è finita in mare poco dopo le 10:30. Diversi villeggianti hanno assistito alla scena, documentandola con fotografie e video. Nonostante lo spavento, nessuna persona è rimasta ferita.
Guardia Costiera sul posto per mettere in sicurezza l’area
Immediato l’intervento della Guardia Costiera, che ha recintato l’area e predisposto le prime misure di sicurezza. A coordinare le operazioni il comandante della Capitaneria di Porto di Fiumicino, Emilio Casale, che ha disposto il controllo della zona e la rimozione della struttura pericolante da parte del concessionario.
Secondo quanto riferito, la priorità è stata quella di prevenire ulteriori cedimenti e ridurre ogni possibile rischio per i bagnanti.
Le possibili cause: erosione e mare sempre più aggressivo
Al momento non sono state emanate ordinanze specifiche, ma l’area resta transennata in via precauzionale. Tra le ipotesi sulle cause del crollo c’è quella legata all’erosione costiera: la cabina si trovava a ridosso della battigia, dove le mareggiate degli ultimi mesi hanno progressivamente eroso la sabbia e indebolito la base delle strutture.
Il caso riporta in primo piano la fragilità del litorale romano, sempre più esposto agli effetti delle mareggiate e alla mancanza di interventi strutturali efficaci.
L’allarme sulla sicurezza degli stabilimenti balneari
Se l’incidente non ha provocato feriti, resta comunque forte la preoccupazione per lo stato degli stabilimenti balneari. Con la stagione estiva ancora in corso e gli stabilimenti frequentati, cresce la richiesta di controlli più accurati sulle strutture a rischio.
Episodi come quello di domenica fanno emergere una domanda che la comunità locale rivolge da tempo alle istituzioni: quanto è sicuro oggi trascorrere una giornata sulle spiagge di Ostia?