Purtroppo stiamo constatando che chi è deputato all’organizzazione di spazi musicali, non sia colpito da questo amore e consideri la musica solo un mezzo da asservire unicamente a discutibili motivazioni di altra natura. Motivazioni che, oltretutto, mettono la musica contro i beni storico-archeologici di Roma.
Il profitto è certamente lecito
Il profitto è certamente lecito ma per normativa e per un senso morale, deve essere effettuato all’interno di regole che esigono rispetto e che non possono essere bypassate con inconsapevole noncuranza nei confronti della comunità, che viene privata di diritti e libertà.
- Inquinamento acustico (aggravato dalla recentissima deroga per innalzamento decibel)
- Strade bloccate, viabilità del traffico alterata con deviazione di percorsi per mezzi pubblici e privati
- Soste selvagge che ostruiscono marciapiedi, strade e passi carrabili.
- Strade trasformate in parcheggi, presenza di bus turistici in sosta selvaggia con motori accesi per l’aria condizionata fino a tarda notte.
- Impossibilità di rientrare nelle proprie abitazioni limitrofe all’area eventi e di parcheggiare (foto allegate). In particolar modo i residenti dei quartieri San Saba e Miani sono “ostaggi” di questi eventi che producono i succitati disagi. A questo proposito chiediamo la chiusura delle strade in entrata dei quartieri (come già in atto all’Aventino) anche perché la sosta selvaggia precluderebbe il passaggio di mezzi di soccorso. Una proposta di sosta potrebbe essere la riapertura del parcheggio di P.le dei Partigiani ora chiuso, ed una navetta potrebbe portare i partecipanti alle varie manifestazioni.
- i cassonetti straripanti, sporcizia e latrina a cielo aperto.
Gli enormi disagi sopra indicati interessano molte zone tra cui principalmente: Aventino, San Saba, Miani, Testaccio, Celio.
E’ impensabile che si possano pianificare 11 concerti in 22 giorni in un’area così cruciale di Roma.
La struttura urbanistica della città non consente assolutamente manifestazioni di questa portata, tra l’altro in contemporanea con altrettanti eventi nell’area delle Terme di Caracalla, prossima al Circo Massimo, e Casa del Jazz.
Urge individuare spazi alternativi che Roma può offrire come
- Villa Doria Pamphili: immensa
- Ippodromo Capannelle: oltre 45.000 persone
- Stadio Olimpico: oltre 72:000 posti
- Stadio atlantico: 4000 posti
E’ scandaloso che l’Assessore Onorato faccia appello al “pubblico interesse” per derogare a regolamenti esistenti (aumento dei decibel consentiti) a tutela dello svolgimento degli eventi e del rispetto delle regole.
Pubblico interesse sono l’energia elettrica, il gas, l’acqua, i rifiuti urbani, il trasporto pubblico!!!
Il più penalizzato. Dove si collocano i concerti nella sfera di “pubblico interesse” quando creano disagi proprio alla circolazione, al trasporto pubblico, minando viabilità, decoro, sicurezza di tutte le zone interessate?
Questo assunto palesa in maniera chiara e inequivocabile che i cittadini non rientrano nella sfera del pubblico interesse e possono essere scavalcati e privati dei loro diritti.
Ci auguriamo, come cittadini, di essere ricevuti dalle istituzioni preposte nell’interesse di tutti.
Associazione RETE COMUNE INQUILINI ATER SAN SABA
Comitato “ No Antenne senza pianificazione”
Comitato Miani