L’ultimo paper di Mario Draghi sulla competizione, tutto incentrato sulla scelta di fare della produzione militare l’asset fondamentale dell’Unione Europea per consentirne capacità di “difesa” ci conferma nel giudizio negativo che abbiamo sempre espresso sul personaggio e sulla sua agenda che ricordo costituiva il programma che proponeva al paese l’allora segretario del PD Enrico Letta.
Stravolgimento modello sociale europeo
Mario Draghi è stato protagonista di un lungo processo di stravolgimento del modello sociale europeo e del compromesso democratico seguiti alla lotta al nazifascismo e che ha portato ad una costruzione piegata all’ideologia neoliberista, agli interessi dl capitale ed ora alla guerra.
Ricordo che Draghi era quello che disse che l’Europa non si poteva permettere il suo stato sociale che non c’è altrove. Noi pensiamo che l’Italia e l’Europa non si possono permettere l’#AgendaDraghi che va cestinata.
Non vogliamo un’Europa neoliberista e guerrafondaia.
Ribadiamo quindi il nostro “Mario Draghi? No, grazie”.