Così Marta Collot sulla sua pagina Facebook:
Ed è bene ricordare perché fu scelta questa data per celebrare la “giornata delle donne”.
E’ evidente che i costi di questa crisi si stanno abbattendo con più ferocia sulle donne: sia in termini materiali e i dati dell’ultimo rapporto Istat ce lo confermano, sia in termini di aumento della violenza dentro le mura domestiche.
In questo contesto lo strumento dello sciopero generale diventa un’arma ancora più potente e importante
Sciopero che non a caso è stato proclamato solo dai sindacati conflittuali di questo Paese, ed è stato invece rinnegato dalla CGIL e osteggiato dalla Commissione di Garanzia che ha vietato la partecipazione al comparto della scuola. Uno strumento di lotta concreto contro questo modello di società basato sullo sfruttamento e la violenza dei rapporti sociali.
E’ con questa convinzione che sabato 13 marzo interverrò all’iniziativa dal titolo: “Quale “emancipazione femminile” dal virus dell’oppressione capitalista? La condizione delle donne ai tempi della crisi pandemica”.
Per ragionare insieme sulla necessità di una prospettiva conflittuale e di classe per sottrarre il tema dello sfruttamento della donna ai tentativi di pacificazione portati avanti dalle classi dominanti.