Palazzotto: “La comunità internazionale cerchi dialogo con Maduro ma senza Usa”



La Comunità Internazionale cerchi un dialogo con Nicolas Maduro. E’ questa, per il responsabile esteri di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto, l’unica soluzione alla crisi venezuelana che può garantire il rispetto del governo e dei cittadini della Repubblica sudamericana.
Palazzotto ne parla all’AGI, spiegando che Maduro «gode ancora di un largo consenso nel suo Paese. Nessuno resisterebbe a ingerenze come quelle a cui è stato sottoposto se non avesse dalla sua l’appoggio del proprio popolo». La priorità,  continua Palazzotto, «è che la comunità internazionale scongiuri la guerra civile. Il posizionamento repentino degli Stati Uniti su Guaido’ non facilita il dialogo. Ci troviamo di fronte a una crisi economica e sociale che ha messo in ginocchio il Paese e la Comunità internazionale deve operare sulla linea del dialogo e non soffiare sul fuoco. Bisogna cercare una soluzione diplomatica e un processo di pacificazione del Paese. Fino ad oggi, invece, sono state chiare le ingerenze degli Stati Uniti intervenuti già prima dell’auto proclamazione di Guaido’ con tentativi di sabotaggio».

Tutto per una scelta degli Stati Uniti che appare «ipocrita e irresponsabile» agli occhi del parlamentare di Sinistra Italiana: «L’amministrazione americana descrive il Venezuela come una dittatura insopportabile e la combatte per mezzo di continui tentativi di golpe. Ma non mi pare che la stessa preoccupazione gli Stati Uniti la riservino a chi, come l’Arabia Saudita, impicca ancora la gente per le strade».

Dunque, le responsabilità maggiori per quello che sta accadendo sono da addebitare a Washington? «Oggi il Venezuela è sull’orlo della guerra civile e la responsabilità di quello che accade e’ anche della comunità internazionale. L’unica che ha cercato di scongiurare quanto
sta accadendo è la Chiesa, ma ha predicato nel deserto, ignorata dagli Usa e dagli altri attori internazionali per mere questioni economiche». Ricominciare da Maduro, dunque, che per l’esponente della sinistra – Palazzotto è anche deputato di Liberi e Uguali – è ancora il presidente legittimamente eletto: «L’ultimo tentativo di golpe fu nel 2002 e non andò in porto perché Hugo Chavez fu liberato dal carcere in cui era rinchiuso dal suo stesso popolo. Con Maduro sta accadendo qualcosa di simile: nessuno resiste a simili pressioni se non ha dalla sua parte un forte consenso popolare. Le ultime elezioni di Maduro non sono state contestate, alle ultime parlamentari hanno vinto le opposizioni, poi Maduro ha aperto una fase costituente, come previsto dalla Costituzione del Venezuela, con l’elezione di una Assemblea Costituente alla quale le opposizioni non hanno voluto partecipare. Maduro ha commesso tanti errori, certo: non ha messo mano a una ristrutturazione dell’impianto economico che consentisse all’economia del Paese di reggere al calo del prezzo del petrolio. Di fronte alla crisi che è derivata dal calo del prezzo del barile si sono susseguiti tentativi di fare saltare l’impianto economico e sociale. Oggi c’è ancora un grande consenso , bisognerebbe aver il coraggio di chiedere a Maduro un dialogo di fronte al consesso internazionale, ma questo dialogo non possono averlo gli Stati Uniti», conclude Palazzotto.

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Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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