Tre bambini e un cane…



Tre bambini e un cane, ma si  poteva scrivere: tre anziani e un cane, tre donne e un cane, tre disabili e un cane e per non elencare tutte le possibili categorie di chi a questo mondo, a torto o a ragione, è considerato debole, finire con: tre esseri umani e un cane giusto per marcare l’appartenenza a due  mondi e a due specie diverse.

L’accostamento non sembri irriverente, si sa che esseri umani e animali non sono uguali, ma negli ultimi mesi sono stati oggetto spesso dello stesso sadismo.Un impulso, un raptus, una furia cieca, altre volte intenzioni turpi e ne parleremo fra un attimo.

I casi più recenti o meglio quelli riportati dalla cronaca: il primo riguarda una bambina di nove mesi, morta di stenti perchè non accudita dai genitori. Aveva il cranio deformato, essendo stata lasciata sempre nella stessa posizione,  coricata. Il padre e la madre  dovranno scontare 12 anni di carcere, ma erano state chieste pene più severe per l’assenza manifesta di pentimento. Il secondo caso: un bimbo di sei anni, abusato sessulamente dalla madre e dal compagno di lei. Deriso, umiliato per inibirlo psicologicamente,  tenuto lontano dalla scuola e dai coetanei. S’ ipotizza che lo si volesse avviare al florido mercato della prostituzione minorile. Il terzo caso: una bimba di tre mesi soffocata dal  padre durante un ricovero ospedaliero, testimone un piccolo degente di tre anni, distratto con l’uso del telefonino. L’uomo aveva già tentato di uccidere la figlioletta e sospetti erano nati su precedenti ricoveri, tuttavia la bimba gli era stata riaffidata.  Due le ipotesi:  la presenza della sindrome di Munchhausen, che porta a ricercare l’ambiente ospedaliero per attirare l’attenzione mediante una malattia personale o di un familiare o  che  il  padre volesse ottenere un risarcimento, accusando l’ospedale di cattiva assistenza.

Bambini strumento, bambini esca, bambini privati dell’infanzia. Ma veniamo al cane. Il suo nome era Spike, viveva a Pozzuoli, pochi passi da Napoli, si vede il mare seviziato e bruciato da vivo  dal proprietario di un cane con cui si era accoppiato. Una morte atroce a cui una cittadina intera si è ribellata. Non solo animalisti, ma cittadini scesi in strada dietro lo striscione “Giustizia per Spike”.

L’assassino, 24anni appena, è stato assolto per insufficienza di prove, ma il rione in cui vive gli ha voltato le spalle, chi è capace di  questo ha una carica di crudeltà che fa paura. Negli episodi riportati colpisce un dato comune, la giovane età di chi ha commesso l’abuso, il padre che ha soffocato la bimba aveva meno di trent’anni, la giovinezza, che in genere si accompagna con la sensibilità e l’altruismo, qui ha fatto rima con crudeltà. Un fenomeno in aumento che inquieta e che secondo Telefono Azzurro le violenze sui minori  stanno crescendo sempre di più e nel 70% dei casi avvengono in famiglia.  I minori toccati dal  problema sono  oltre novantamila l’anno  con patologie che riguardano al primo posto l’assenza di cure,  poi subito dopo o  concomitanti, gli  abusi fisici,  quelli sessuali e violenze di vario genere.

Per quanto riguarda gli animali la Lega per la difesa del cane ha denunciato che c’è un episodio di violenza ogni 20 minuti spesso non segnalato. Si dirà che  la violenza sugli esseri umani indifesi e sugli animali è sempre esistita, ma  pare ci sia stata un’evoluzione nella natura della violenza, forse si dovrebbe dire un’involuzione. L’American Psychiatric Association, analizzando la violenza sugli animali, ha  affermato che si  tratta di un  disturbo comportamentale che può essere la spia di un disagio  più grave. Non  riuscendo a calmare aggressività e frustrazione s’ infierisce sul gradino più basso della scala  degli esseri viventi, ovvero sugli animali.

Accade anche con i bambini, per una motivazione che sembra paradossale, l’accanimento sul più debole è fatto per punirlo per essere debole! In poche parole: non sempre la fragilità  scatena desiderio di protezione  e cure, ma può suscitare istinti di violenza e sopraffazione.

Tre bambini e un cane, in realtà  sono molti di più…

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