“La dietrologia di Tondinelli mi pare un argomento che ormai non convince più nessuno. Sarebbe il caso, invece, che il sindaco dicesse chiaramente qual è la sorte che ha decretato per la Bracciano Ambiente visto che a smentire le sue affermazioni ci sono le carte”.
E’ quanto ribadisce oggi il consigliere comunale di opposizione Claudio Gentili (Per un’altra Bracciano) in merito alla replica del sindaco di Bracciano alla sua nota “Le ‘bucie’ di Tondinelli” del 5 novembre scorso.
“Documenti alla mano, e mi riferisco al citato carteggio tra Università Agraria e Bracciano Ambiente e alla nota dell’amministratore unico Silvia Fiori – prosegue Gentili – il contratto tra società ed Università Agraria risulta in essere. L’11 novembre prossimo è una data importante perché la società, in mancanza di un piano approvato ed autorizzato, potrebbe essere dichiarata fallita, a meno che non venga concessa una ennesima proroga mirata ad acquisire le autorizzazioni. Il fatto vero è che, la questione dell’emendamento presentato dal sindaco, non ha permesso al Consiglio comunale di discutere nel merito ed in modo approfondito la proposta avanzata di Piano sostenibile, né sono stati forniti, in quella o altre sede, elementi per comprendere chi dovrebbe accollarsi i costi della gestione della società come da me evidenziato in Consiglio comunale, circa un milione di euro l’anno, in attesa che il Piano, qualora venisse autorizzato e accolto in sede di concordato preventivo, entri a regime.
Ci auguriamo che Tondinelli – conclude il consigliere Gentili – piuttosto che alle tre carte, giochi a carte scoperte rendendo questa delicata fase della Bracciano trasparente per tutti ed in primo luogo per i lavoratori che risulterebbero pesantemente investiti dalla pronuncia di fallimento”.
Commenta per primo