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Se si tagliano 300 milioni di euro in servizi, si svendono come panettoni a gennaio partecipate e patrimonio immobiliare, si mettono in mezzo ad una strada centinaia di lavoratori ed in forse i salari accessori di 26 mila dipendenti (‘hanno poco ma sono in tanti), è senza dubbio più semplice mettere in equilibrio entrate ed uscite e chiudere un bilancio previsionale entro i termini di legge. Il prezzo pagato dalla città e dai lavoratori, però, è talmente enorme che la vittoria a cui inopportunamente sindaco, giunta e maggioranza hanno brindato ieri notte, altro non è che una vittoria di Pirro. Brindare a chi si è deciso di mettere in mezzo ad una strada, a chi si è deciso di continuare ad emarginare nelle desolanti periferie romane, a chi con il sudore della fronte ha vinto un concorso e da due anni aspetta invano di essere assunto, al dimezzamento del welfare, al degrado inaudito del verde pubblico confermato come quello delle scuole che cadono a pezzi, non è bello. E’ ancora più ottuso della manovra concepita e data ieri notte alla luce.
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E’ quanto dichiara, in una nota, Giordano Tredicine, vice coordinatore regionale del Lazio di Forza Italia.