Focene – Aggredito Elia il “grattacheccaro” di Fiumicino



Elia Pisicchio da 25 anni vende le sue granite nelle spiagge di Fiumicino, dove è considerato una vera e propria istituzione. La sua è una vita di lavoro duro: sveglia all’alba e poi via per chilometri e chilometri con il suo carretto di grattachecche. Il pomeriggio dell’11 giugno però qualcosa è cambiato: invitato da alcuni suoi amici a Focene per vendere le granite, è stato fermato da un ambulante che gli ha intimato di andarsene dalla spiaggia. Alla sua risposta negativa, l’uomo ha continuato a minacciarlo dicendogli che avrebbe chiamato il suo “capo”, un certo Mustafa che è arrivato dopo qualche minuto insieme a una donna incinta.

Dal racconto di Elia, la coppia di nordafricani si è mostrata subito aggressiva nei suoi confronti: “La spiaggia è nostro territorio. Noi qui siamo i padroni e tu te ne devi andare”. Dopo avergli rubato il raschietto del ghiaccio la situazione è degenerata: i due uomini hanno cominciato a strattonarlo,  dandogli un pugno in faccia e buttandolo più volte per terra. L’aggressione è avvenuta sotto gli occhi di molti bagnanti, all’altezza dell’Havana Club. Elia è finito all’ospedale, dove gli hanno dato 5 giorni di prognosi. “Oltre che fisicamente mi hanno demolito psicologicamente. Io sono notti che non dormo più pensando a quello che mi è successo: ho 60 anni e da 25 faccio il mio lavoro onestamente e in tutto questo tempo non mi era mai capitato niente di simile. Da cittadino mi sento davvero poco tutelato. Dove sono le Forze dell’Ordine? Dove stanno i controlli nel Litorale?

Parole piene di rabbia e tristezza ma Elia non si rassegna e tantomeno non vuole piegarsi a questo tipo di prepotenza: “Tornerò in quella spiaggia a vendere le mie granite perchè le persone devono avere il coraggio di dire ‘No’ a questo tipo di violenza. Io ho il diritto di lavorare. Qui potete vedere la denuncia che ho fatto ai Carabinieri il giorno successivo al pestaggio. È tutto nero su bianco, voglio proprio vedere se qualcuno interverrà”.

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