Anguillara – Consiglio comunale: dimissioni? Si, anzi, no.

Anguillara - Consiglio comunale: dimissioni? Si, anzi, no.Dopo molto tempo, i primi giorni del mese di maggio hanno restituito ai cittadini di Anguillara il Consiglio Comunale. Un lungo ordine del giorno, con 12 punti, di cui quattro riguardano debiti fuori bilancio ereditati dalle precedenti giunte. 

 

Prima di affrontare i punti all’ordine del giorno il sindaco Pizzorno comunica al Consiglio le dimissioni presentate dall’ex assessore Antonio Di Gioia, che mantiene come consigliere le deleghe al Bilancio e alle Manutenzioni. il sindaco, interrogato dal consigliere Paolessi, ha confermato come “non è cambiato niente” (!).
Cosa vuol dire “non è cambiato niente”? Se l’assessore Di Gioia ha rassegnato le dimissioni per “questioni personali e di salute”, così come ci ha confermato il 4 aprile, quando trapelò la notizia, perché mai queste vengono confermate solamente per la carica assessorile, mentre l’ormai consigliere mantiene le ben più impegnative deleghe alle manutenzioni e soprattutto al bilancio? Quali possono essere i motivi che non permettono a una persona di godere dei privilegi di un incarico mantenendogli tutti i gravosi oneri?
A questa comunicazione il consigliere Paolessi, invocando la sentenza 1238 del 2004, obietta come la delega al bilancio mantenuta dal consigliere Di Gioia non sia compatibile così come quando egli era assessore, poiché l’oggetto dell’incompatibilità non scompare con la carica assessorile, ma è integrato con la delega al Bilancio.
Oltre all’obiezione del consigliere di minoranza, osserviamo come, ai sensi della sentenza 1248 del 2004 del Tar della Toscana, la delega al bilancio assegnata a un semplice consigliere ci preoccupa notevolmente in merito al funzionamento della giunta anguillarina. Infatti, il Tribunale Amministrativo nell’elaborato ha confermato come, ai sensi delle leggi 25.03.1993 n.81, 15.10.1993 n.415 e D. Lg. 267/2000, “il Consigliere Delegato avrà esclusivamente una funzione propositiva e di consulenza nei confronti del Sindaco” e “non parteciperà alle sedute della Giunta Municipale, né avrà poteri decisionali”.
Come può un Comune assumere decisioni efficaci se il delegato al bilancio NON PUO’ PARTECIPARE ALLE RIUNIONI DI GIUNTA? Come può il delegato al bilancio, figura certamente non di secondo piano in un’amministrazione, avere solamente una FUNZIONE PROPOSITIVA E DI CONSULENZA?
Un assessore al bilancio, perché tale delega ha un’importanza tale da non poter essere posta in secondo piano rispetto a nessun’altra, non può limitarsi ad una funzione di consulenza. E’ colui che, in primis, deve approvare o porre il veto ai vari provvedimenti presi dai suoi colleghi. Deve dare una linea d’indirizzo a cui i colleghi devono attenersi, una guida che perde la sua autorevolezza se chi la fornisce ha solamente una funzione propositiva e di consulenza.
Riteniamo a questo punto che le ragioni alla base della decisione di Di Gioia, qualunque esse siano, non hanno certamente trovato soluzione, e si rende necessario un rapido ripensamento da parte del sindaco, che deve decidere se accettare le dimissioni, e assegnare quindi all’ex assessore una delega meno impegnativa, a tutela della sua persona, e a vantaggio del normale funzionamento dell’ente.

 

 

Silvio Rossi

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