ANGUILLARA – UN PATTO DI NON BELLIGERANZA?

Basta un minimo di memoria per ricordare come, dopo l’esito delle elezioni, qualcuno in minoranza espresse il buon proposito di “fare un’opposizione costruttiva” dichiarando che “per una buona amministrazione è indispensabile fare una buona opposizione”.
Bene. Da tempo i risultati dell’attività dell’attuale Amministrazione sono sotto gli occhi di tutti anche se motivazioni non ne arrivano da governanti apparentemente privi della favella.
E’ del 26 giugno c.a. una serie di nostre osservazioni relative allo stato delle cose cui nessuno ha ritenuto opportuno dare un cenno di riscontro fosse anche per rispedirle al mittente. Nessuna migliore conferma in fin dei conti, al catenaccio che recitava: “L’Amministrazione di un Comune normalmente si definisce ‘pubblica’, ma nella città sabatina non sembra si possa dire altrettanto” (vedi QUI articolo di riferimento).
Certo, il nostro articolo era ottimisticamente indirizzato non solo all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, ma conteneva anche un secondo fine: il famoso “parlare a nuora perché suocera intenda”.
Speravamo in realtà, di creare una sorta di agenda per le forze di opposizione, quelle che trombate alle ultime consultazioni elettorali hanno tuttavia trovato ugualmente posto in Consiglio ma che da troppo tempo sembrano essersi volatilizzate nell’aria.
I latini che la sapevano lunga, avrebbero probabilmente parlato di “connivenza” (con(n)iventia derivato da coniveo, letteralmente “chiudere gli occhi”), e noi loro diretti discendenti, non potremmo definire meglio l’attività che sta connotando da alcuni mesi a questa parte l’opposizione all’Amministrazione Pizzorno.
Vuoi vedere che ci sta sfuggendo qualcosa?
E’ anche vero che con una maggioranza così dichiaratamente “bulgara” l’opposizione rischia sempre di veder rimbalzare la propria attività contro il classico muro di gomma, ma questo basta per deporre le armi? Questo basta per allinearsi con la gestione Pizzorno e nascondere tutto sotto il tappeto buono del salotto?
A breve (qualcuno più furbetto degli altri ha già cominciato), i partiti verranno ad elemosinare voti per la città metropolitana e cercheranno di imbottirci la testa con le solite ormai rafferme promesse. Avremo il coraggio di mandarli tutti a quel paese o continueremo proni, pantaloni alle ginocchia, lingua a terra, a sperare in un loro cenno di magnanimità per una nostra pratica ferma in comune, per una licenza fuori dagli schemi, per un posto di lavoro, per un’aggiudicazione di un bando qualsiasi, eccetera eccetera eccetera.
Nel frattempo i problemi da noi elencati nell’articolo sopra linkato, sono ancora qui, tutti a disposizione di chi vorrà e saprà metterci mano.
Coraggio Opposizione, battete un colpo, rassicurateci sulla vostra attività a garanzia di un buon governo cittadino, ma soprattutto fateci sapere che non siete emigrati in altri paesi o …in altri partiti!

Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/6938/” title=”6938″]

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