Amministrative Anguillara: commenti e prime anticipazioni sulla nuova Giunta



Daniela GasperiniNove giugno, il primo giorno del dopo-elezioni vede commenti pacati da parte dei candidati sconfitti. Abbiamo raggiunto telefonicamente Daniela Gasperini per avere un commento a caldo sul risultato raggiunto dalla lista Voltapagina.
E adesso, Signora Gasperini?
“Adesso ci stiamo preparando per fare il nostro lavoro all’interno del Consiglio Comunale. Una sana e pressante opposizione, basata però sulla costruttività, non sull’opposizione fine a sé stessa. I servizi ai cittadini che tanta parte del nostro programma hanno occupato, rimangono la nostra priorità.”
Si esprime al plurale, una continuità di lavoro di team?
“Devo delle risposte non solo al gruppo di persone che mi ha seguito in questa operazione, ma soprattutto agli 839 cittadini che hanno creduto nel nostro programma e al quale intendiamo dare il giusto seguito, anche lavorando all’opposizione.”
Le rimane un po’  di delusione per i risultati?
“Qualcuno del team è rimasto male perché pensava di aver convinto un numero di persone più alto. Certo, considerati i nostri avversari con il loro potere partitico, la lista Voltapagina ha fatto miracoli. Ci sono mancati un po’ di voti al seggio di San Francesco, che come zona forse non siamo riusciti a seguire come avremmo dovuto. Per numero di voti siamo a ridosso di un partito politico che per poco non superavamo. Non sono tanto delusa: una lista civica completamente nuova con persone prive di background politico in un momento in cui i simboli di partito conservano la loro importanza, probabilmente non poteva fare molto di più.
Un saluto a chi l’ha supportata?
“Fino a ieri i cittadini di Anguillara potevano vedere in me “un’amica in Comune”, da oggi invece hanno anche un “consigliere in Comune”. 

                                                                                                                         Renato Magrelli
 

Sergio ManciuriaIsaia Sergio Manciuria, con la Lista Vento di Centro, ha raccolto il 9,1 per cento dei consensi, per quasi mille voti complessivi.
Geometra, ci da innanzitutto una sua analisi personale del voto?
“Sono state premiate le liste più omogenee e coerenti con il proprio programma: quella dell’amico Antonio Pizzigallo, al quale vanno i complimenti per il risultato e l’augurio di buon lavoro da Sindaco della città, e ovviamente la nostra Vento di Centro, che in appena trenta giorni ha confermato la validità della nostra idea di Anguillara. Faccio i complimenti anche all’amica Gasperini  per i risultati ottenuti, pur reputandoli, con il massimo rispetto per non essere frainteso, voti soprattutto di protesta contro i partiti e la gestione degli ultimi dieci anni. Sono convinto che la collega consigliere Daniela, presto e con una sana politica di opposizione, li sappia coinvolgere nella verifica della gestione amministrativa col fine comune di migliorare la qualità di vita dell’intero paese.”         
Il nove per cento dei voti, si aspettava di più?
“Caro Direttore, se non erro ci accreditavano all’inizio massimo trecento voti, salvo poi ricredersi negli ultimi giorni di campagna elettorale. In realtà, per chi fa politica fuori dei bar e conosce il territorio, sapeva che il consenso sarebbe giunto attorno la mia persona e agli amici che hanno condiviso questo progetto. Ad onor del vero pensavamo inizialmente di attestarci intorno agli ottocento voti di lista, salvo poi credere gli ultimi giorni anche ad un risultato leggermente migliore di quello raggiunto. Considerando però che oggettivamente è maturato in appena trenta giorni, siamo contenti del risultato e ancora una volta, con i fatti, abbiamo smentito i parolai della Sinistra che a dicembre sostenevano che non ci avrebbero votato perché artefici della sfiducia.
È solo una questione di coerenza e coraggio: c’è l’artefice di quelle parole che si è defilato e nascosto dietro altre persone e dietro un progetto civico apartitico sulla carta, nonostante le affermazioni di serietà e competenza, e chi, come il sottoscritto, ha affrontato la competizione elettorale mettendoci la faccia, perché si riteneva nel giusto. Il consenso finale ci ha dato ragione e la Sinistra è crollata.”
In Consiglio che tipo di opposizione dovremo aspettarci?
“L’opposizione sarà vigile, attenta e costruttiva e laddove alcuni punti programmatici coincidano, anche collaborativa. La mia idea di fare politica è quella di costruire un futuro migliore per questa città e i nostri concittadini diversamente da quella del “no” tipica di certa opposizione.
Ovviamente non faremo sconti laddove l’amministrazione di Pizzigallo non tenga fede agli impegni presi in campagna elettorale e si occupi da subito del rischio di dissesto al bilancio che ancora grava sulla nostra città, come da dichiarazione dei revisori dei conti nel bilancio previsionale.
Da ultimo, per sgomberare ogni ipotetico dubbio sulle voci che arrivano da parte dell’altra opposizione e come già affermato nel confronto tra i candidati sindaci, non solleverò la presunta incompatibilità del neo Sindaco, alimentata ad arte (a Sinistra sembra andare di moda quando tocca gli avversari, salvo ricredersi sui propri come è successo nella passata  amministrazione) per due ordine di fattori:  primo perché và rispettato l’esito elettorale e secondo perché oggettivamente la reputo debole e scarna nella motivazione.”
Col senno di poi, è valsa  la pena far cadere l’Amministrazione Minnucci ?
“A questa domanda hanno risposto affermativamente tre episodi:
1) Il ritiro della candidatura dell’ex sindaco Minnucci, che se fosse stato nel giusto e coerente con quanto dichiarato all’indomani della sfiducia, avrebbe messo la faccia. Basti pensare a Guidonia, dove il sindaco sfiduciato Lippiello, sempre del PD, è sceso in campo e qui invece si è assistito al dileguamento anche durante la campagna elettorale;
2) La decisione della Sinistra (perché il Centro siamo noi) di non candidare nessuno dei consiglieri uscenti e gli unici provenienti da quella esperienza (Girardi e Capparella) bocciati nel consenso.
In più la decisione incomprensibile a tanti di nascondersi dietro un progetto civico di chiara connotazione di Sinistra;
3) L’affermazione, in appena tre mesi, dell’UDC di Casini, prima inesistente sul territorio, come quarto partito della città e con una  percentuale del 5,12% superiore alla media di tutta Roma e provincia (che si è attestata sul 4,70 % circa) e quindi della lista Vento di Centro, che lo stesso giorno ha raddoppiato i consensi, mentre quelli della Sinistra con Di Gioia sono crollati rispetto alle Europee.
Concludo con un affermazione forte e che ormai nessuno può però smentire: far cadere un’Amministrazione è sempre un grande atto di responsabilità,  ma era indispensabile per salvare la città dal dissesto che auspico questa Consigliatura sappia scongiurare rapidamente.”

                                                                                                        Alessandro Bettarelli
 

Francesco LandiFrancesco Landi, candidato nella lista di Di Gioia e coordinatore del Partito Democratico di Anguillara, non entra in Consiglio per 8 preferenze.
Alla delusione per la sconfitta di lista, si unisce il rammarico per una mancata affermazione personale sfuggitale per così pochi voti?
“Guardi, di fronte ad una sconfitta di questo genere credo che sarebbe davvero ridicolo provare rammarico per non essere stato eletto. Penso che si debba aprire una nuova fase. La mia era una candidatura di servizio. Ognuno può averla letta come vuole, ma questa era. Sono stati eletti cinque rappresentanti, di cui tre del PD e a tutti auguro di fare un buon lavoro. Ringrazio molto Antonio Di Gioia per essersi messo a disposizione con estrema lealtà e serietà.”
Ci dà la sua impressione su questa tornata elettorale? Come spiega l’affermazione netta di Pizzigallo e la bocciatura della sua lista?
“I dati nazionali non si discostano molto da quanto è avvenuto ad Anguillara. Certamente qui ha pesato molto lo scioglimento del Consiglio Comunale a pochi mesi dalle elezioni. Ma non è la polemica che mi interessa. Credo che Antonio Pizzigallo, a cui auguro buon lavoro, non ha fatto molto. Non hanno fatto un’opposizione degna di questo nome. Andando tra i cittadini non percepivo le differenze sui programmi. Il problema credo sia tutto nostro. Ho ascoltato molte polemiche, ho percepito sofferenza, malessere, delusione. Questo credo sia il punto. Pizzigallo ha raccolto, a mio avviso, un grande risultato con il minimo sforzo.”
Quindi secondo lei c’è un problema da affrontare nel PD e nel Centrosinistra di Anguillara. C’è da rifondarne le basi? Da cosa pensate di cominciare?
“Certo che esiste un problema. Costruire un nuovo strumento non è sfida da poco. Non basta mettere insieme due partiti ed il gioco è fatto. Un partito non può essere esclusivamente rappresentato da un leader, occorrono collegialità, studio, organizzazione, comunicazione,  risorse pulite. E soprattutto uno spirito di servizio. Con il resto del Centrosinistra ci confronteremo correttamente, partendo dalle questioni che ci uniscono. Mi ripeto, la sconfitta è dura, ed al primo punto metterei senza alcun dubbio la capacità di saper ascoltare con attenzione Anguillara. Ascoltare per poi coinvolgere chi è d’accordo nella costruzione di un percorso nuovo. Dobbiamo prendere atto che una cittadina di oltre 20.000 abitanti ha bisogno di nuove idee, nuovi uomini. Dalle sconfitte si esce solo se c’è serenità,  umiltà e capacità per progettare il nuovo. Vorrei, da ultimo, ringraziare Il Tabloid per il lavoro sull’informazione locale che sta svolgendo.”

 A. B.

Micol FiorentiniMicol Fiorentini è una delle novità di queste appena trascorse Amministrative 2009 di Anguillara Sabazia. Pur nella sconfitta della lista di Antonio Di Gioia ha raccolto 146 preferenze, che le permetteranno di sedere tra i banchi della minoranza consiliare. Dobbiamo dire che Il Tabloid aveva visto bene nel dedicarle il  nostro primo articolo su queste Comunali.
Micol, un suo commento personale alla tornata amministrativa. Come spiega la netta affermazione di Pizzigallo e l’oggettivo scarso interesse che ha raccolto la
lista di Di Gioia.
“Sicuramente il trend nazionale ed europeo ha evidenziato uno spostamento verso Destra dell’orientamento del voto. Questo ha evidentemente influito anche sulla scelta del sindaco ad Anguillara, personalità politica di rilievo sul territorio. Se nel Centrosinistra locale inizia una fase di riflessione, noi siamo pronti a collaborare con il nostro gruppo.”
Nonostante la sconfitta elettorale della sua lista, si può parlare per lei di
un’affermazione convincente. Prima candidatura e subito l’elezione in Consiglio.
In queste ore che sensazioni prevalgono?
“Nonostante il forte rammarico e la delusione per la sconfitta della lista di Centrosinistra, l’elezione di un candidato espressione di un  laboratorio, Argo – movimenta Anguillara, composto da diversi giovani che si vogliono occupare di cultura e politica sul territorio, ha espresso, secondo me, una convincente volontà di rinnovamento e di impegno per uno sviluppo sostenibile del nostro comprensorio.”
Si sa che è dura fare opposizione in Consiglio Comunale. Come imposterà la sua azione di consigliere di minoranza?
“Il mio ruolo all’interno del Consiglio sarà quello di riportare le istanze dei cittadini e di mantenere costantemente, con impegno, il lavoro sul territorio, attraverso il laboratorio Argo e il contatto con tutte le persone che vedono in noi un rinnovamento culturale e politico.”
Nelle commissioni che saranno costituite di cosa vorrebbe occuparsi?
“Argo è nato sulla spinta di un rinnovamento a favore di uno sviluppo culturale del paese, ed è quindi interesse di tutti noi continuare a lavorare in questo ambito, cercando alcuni spazi, oltre che civici anche istituzionali, per poter continuare il nostro lavoro.”

                                                                                                                            A. B.

Enrico StronatiEnrico Stronati, candidato nella lista di Di Gioia, non entra in Consiglio per sole tre preferenze.
Stronati, alla delusione per la sconfitta di lista, si unisce il rammarico per una mancata affermazione personale sfuggitale per così pochi voti?
“E’ chiaro che a risultato elettorale acquisito il rammarico e la delusione hanno la meglio anche sulla ragione che invece occorrerebbe adottare per analizzare cosa non ha funzionato al fine di poter intraprendere sin da ora delle azioni che possano consentire alle forze moderate e di Centrosinistra, che noi della lista Di Gioia volevamo rappresentare, di iniziare un nuovo percorso politico per riavvicinare la gente e, soprattutto, i giovani alla nostra aerea. La mia mancata elezione va valutata nel contesto in cui è nata, il ragionamento da fare è ben più ampio del trovare una risposta alla domanda “perché non ho raggiunto un buon risultato”. Dinanzi a dati così schiaccianti è difficile pensare che la mia mancata affermazione sia solo frutto di mie responsabilità (intendiamoci è chiaro che esistono anche mie responsabilità). Nelle Amministrative di una cittadina come Anguillara generalmente sono i legami interpersonali che fanno scegliere se votare per un candidato o per un altro, o almeno così io credevo. Ma evidentemente mi sbagliavo, a quanto pare la politica del “porta a porta” non ha retto la botta del ciclone politico che si è abbattuto sulla precedente Amministrazione. D’altronde il quadro nazionale ed europeo non è migliore. Secondo me il risultato ci dice anche che la campagna elettorale condotta con moderazione e con civiltà non batte quella della prevaricazione e dell’abuso. Questo deve far riflettere. Sono convinto però che le delusioni insegnano sempre qualcosa e mi auguro che anche questa possa insegnare qualcosa a tutti noi della lista perdente.”
A proposito di liste, quella di Pizzigallo è andata anche oltre le aspettative, mentre la vostra…
“Credo che bocciando sonoramente la mia lista l’elettore abbia voluto punire l’Amministrazione comunale uscente. La lista Di Gioia è stata creata cambiando 18 dei 20 candidati della precedente tornata elettorale, inserendo tutte persone che mai avevano preso parte alla competizione elettorale proprio per dare un “taglio generazionale” con la precedente amministrazione. E’ vero che la nostra lista era sostenuta da tutti i partiti di Sinistra e di Centrosinistra, ma non è che questo sia stato solo un vantaggio come taluni ipotizzavano. Le eterne spaccature interne alla Sinistra sono emerse anche in alcuni momenti della campagna elettorale, quando alcuni esponenti hanno intrapreso iniziative che non andavano di certo nella direzione in cui andavano tutti gli altri. E questo non ci ha di certo aiutato. E’ ora peraltro che la Sinistra estrema inizi a remare insieme a quella più moderata, smettendola di interpretare il ruolo dell’intellettuale, cosa questa che è ormai chiaro non piace alla gente. La nostra lista era anche composta da persone della “società civile” e da chi, come me ed Italo Ricci, si affacciava per la prima volta sul mondo della competizione elettorale come rappresentante di una associazione di cittadini: la Rete socialista dei cittadini. Il risultato elettorale così roboante ci dice che parlare con la gente senza fare “promesse elettorali”, spiegare che noi intendevamo avviare un nuovo modo di fare politica un nuovo modo di gestire la macchina amministrativa, beh tutto questo evidentemente non è bastato. Quindi occorre necessariamente cambiare! Con questo non voglio dire che l’affermazione di Antonio Pizzigallo non sia completa e solo conseguenza del nostro fallimento. La sua strategia politica, pubblicizzata durante tutta la campagna elettorale è evidente che ha funzionato. Ora però alle parole seguano i fatti.”
Insomma, un Centrosinistra locale in evidente crisi. Ma la via d’uscita in tempi brevi c’è?
“Beh è chiaro che c’è un problema, o forse più di uno. Occorre un’attenta riflessione interna a tutte le forze del Centrosinistra, perché nessuna si è salvata dal ciclone elettorale. L’allontanamento della nostra politica dalle esigenze della gente comune, l’abbandono della “lingua della gente” che sempre ha rappresentato uno dei punti di forza della politica delle forze moderate, ma soprattutto non aver ascoltato le lamentele delle persone quando queste hanno cercato di mandarci dei segnali ora inequivocabili è forse uno dei maggiori errori che è stato compiuto.
Aver creato la rete dei cittadini è appunto un tentativo per coinvolgere le persone, la gente comune nelle scelte politiche. Il dato elettorale impone comunque una discussione interna sia alla mia associazione sia alle forze politiche di Centrosinistra. In questo momento storico della politica della nostra città occorre necessariamente mantenere compatte tutte le forze di Centrosinistra, altrimenti con questo sistema elettorale non riusciremo a tenere testa al confronto. Basta vedere i dati delle elezioni europee, dove la parcellizzazione delle forze alternative alla compagine di governo è stata devastante. Non dimentichiamo però che l’introduzione del proporzionale a partire dal 2011 sarà probabilmente il momento in cui si dovranno prendere decisioni politiche importanti che ora non si possono neanche ipotizzare. Tornando ad oggi ed alla sconfitta elettorale credo che quello che non manca alle forze di Centrosinistra sono proprio le basi ideologiche, certo vanno “contemporaneizzate”. A volte gli esponenti del Centrosinistra (sia nazionali che locali) perdono troppo tempo su concetti ormai passati, ma i principi ideologici che sorreggono i pensieri di Centrosinistra non possono essere messi in discussione. Manca molta credibilità, questo è chiaro e su questo dovremo tutti lavorare. Dobbiamo riprenderci lo “spazio tra la gente” perché quando lo si abbandona altri se ne impossessano, come è accaduto con la Lega e l’Idv in campo nazionale e con VoltaPagina, l’UDC, ma soprattutto con l’affermazione del Centrodestra ad Anguillara.
Posso aggiungere una cosa?”
Certamente…
“Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me votandomi. A risultato elettorale acquisito posso scherzosamente affermare che sono degli “alieni”, ma che cercherò comunque di rappresentarli nelle opportune sedi. Ringrazio anche chi mi ha aiutato in questi faticosi giorni di campagna elettorale, che comunque sono stati molto istruttivi.
Auguro al nuovo sindaco, Antonio Pizzigallo, e a tutti i consiglieri un grande “in bocca al lupo” affinché possano realizzare quelle opere che la cittadinanza, a prescindere dal colore politico, giustamente reclama. Da ultimo ringrazio Antonio Di Gioia, che con molta umiltà e serenità si è fatto carico del maggior peso di questa competizione elettorale: Antonio è un amico ma anche una bella persona.”

 A. B.

Andrea PiccioniAndrea Piccioni, 371 preferenze nella lista uscita vincitrice dal confronto elettorale di Anguillara con oltre il 53% dei voti.
Avvocato, si aspettava una vittoria così netta?
“Sapevo che il risultato avrebbe rispecchiato il trend nazionale, che si è spostato fortemente a destra, ma se devo essere sincero, anche alla luce della presenza di ben quattro liste, non mi aspettavo questo netto ed ampissimo divario tra la lista di cui faccio parte e quella del Centrosinistra.”
Terzo assoluto per numero di preferenze raccolte. Un risultato che apre le porte di un assessorato?
“Questa è una domanda che dovreste chiedere al neo eletto Sindaco Antonio Pizzigallo, chiaramente se verrò investito di un assessorato sarà mia cura applicarmi con assoluta serietà ed abnegazione per il bene ed a disposizione di tutti i cittadini di Anguillara Sabazia.”
Gli avversari politici dicono che questa Amministrazione potrebbe fare ben presto la fine di quella precedente per presunti dissidi interni. Che cosa risponde? Ci potrebbero essere motivi di attrito tra di voi?
“La risposta a queste due domande è assolutamente negativa, poiché la redazione della lista è stata ponderata a fondo è i componenti valutati attentamente da tutte e tre le forze politiche che componevano la lista, devo altresì affermare che nella nostra lista ho trovato delle persone per bene e molto preparate, colgo l’occasione per fare i miei complimenti agli altri candidati eletti, con particolare riguardo agli anziani della lista che si sono dimostrati prodighi di consigli, e ai giovani che hanno tramutato in voti il loro entusiasmo e la loro determinazione.”

 

 A. B.

Stefano PaolessiStefano Paolessi, ci dà anche lei una personale lettura del voto?
“La vittoria si respirava nell’aria, certo uno scarto così enorme non era prevedibile, credo che i cittadini di Anguillara abbiano premiato la compattezza della nostra coalizione e il nostro progetto per la città. Abbiamo ottenuto la fiducia dei cittadini e adesso siamo pronti a concretizzare il progetto”.
L’affermazione nelle preferenze fa subito pensare ad una cosa: la carica di
vicesindaco…
“La costituzione del PDL a ridosso delle elezioni ha fatto assumere a tutti i candidati del PDL in lista un grande senso di responsabilità e abbiamo deciso tutti insieme che chi avesse raggiunto il maggior numero di voti avrebbe ricoperto la carica di vicesindaco.”
Nel toto-nomine possiamo quindi barrare la prima casella. Gli avversari politici però dicono che questa Amministrazione potrebbe fare ben presto la fine di quella che l’ha preceduta per presunti dissidi interni. Che cosa risponde?
“Certo i nostri avversari politici dopo una sconfitta di queste dimensioni hanno poco da dire. Per quanto riguarda i presunti dissidi interni, consiglio al Centrosinistra di non immaginare scenari inesistenti e di evitare inutili polemiche, rispetteremo il mandato che il popolo ci ha dato, dimostrando di meritare la fiducia ottenuta.”

A. B.

 
Mario FantauzziMario Fantauzzi, soltanto 25 anni,  ma su 977 voti della lista “Vento di Centro” ha raccolto 243 preferenze: un quarto dei voti totali di lista e nono posto assoluto tra i candidati consiglieri più votati.
Un’affermazione netta che però non le apre le porte del Consiglio Comunale. Più soddisfazione o delusione?
“Vorrei intanto ringraziare Il Tabloid per l’opportunità di esprimere il personale punto di vista su questa tornata elettorale che mi ha coinvolto per la prima volta nella mia breve esperienza politica. Indubbiamente la mia è stata, con 243 preferenze, una importante affermazione che dimostra come i cittadini di Anguillara sentano la necessità di rivolgersi con fiducia e speranza ai giovani. Nel mio caso, sono state premiate la determinazione e la volontà di impegnarsi concretamente nelle problematiche che affliggono, nel nostro territorio, in modo particolare i giovani. Certo un po’ d’amarezza in un primo momento da parte mia c’è stata, sarebbero bastati ancora pochissimi voti di lista (circa ottanta) e oggi avrei potuto portare direttamente la mia voce in Consiglio Comunale. Sono sicuro comunque che anche dall’interno della nostra sezione UDC di Anguillara, che rimane in piedi contrariamente ad altre, attraverso il nostro capolista potrò far sentire la voce dei tanti elettori che hanno creduto in me”.
Dalla “Vento di Centro” si aspettava di più o il risultato è in linea con le sue aspettative?
“Quando si hanno 25 anni e si ha tanta voglia di fare, credo sia normale volere sempre qualcosa di più. Debbo riconoscere però che in pochi mesi abbiamo dimostrato di avere una grande capacità di proposta politica e di catalizzazione del consenso. Si deve considerare che abbiamo avuto poco tempo per far conoscere il nostro programma politico. Inoltre ci siamo presentati da soli, senza alleanze e con il simbolo politico dell’UDC, quindi non ho motivi di ritenermi insoddisfatto. Anzi, come prima esperienza ringrazio Sergio Manciuria per aver creduto nella mia persona e per il gruppo che è riuscito a catalizzare in appena novanta giorni.
Come pensa di
proseguire la sua esperienza politica?
“Il nostro capolista è espressione di tutti gli elettori che ci hanno dato fiducia con il consenso e quindi tutti potranno essere rappresentati attraverso lui in Consiglio Comunale. La nostra sezione di Anguillara sarà sempre operativa, raccoglierà istanze, suggerimenti, proposte da tutti i cittadini ed, ovviamente, anche da chi come me è latore di un consenso più vasto. Dopo l’estate inizieremo il confronto politico sul territorio e daremo vita ad un soggetto che vada oltre il nostro gruppo.”

 A. B.

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