In difesa della propria autonomia il 205° Circolo Didattico di Anguillara, investito in pieno dalla nuova normativa sul dimensionamento delle scuole, reclama a gran voce l’appoggio del Comune di Anguillara per il reperimento di locali (da reperire eventualmente anche nella stessa struttura scolastica) dove poter avviare due classi di prima media e avviarsi così a divenire un istituto comprensivo. Il rischio a questo punto è “una gestione a distanza”.
E’ di oggi una nota della dirigente scolastica Ermenegilda Esposito che fa il punto sulla situazione ed avanza al riguardo proposte.
L’antefatto normativo
“La legge 98/2011 prevede – si legge nel documento del 205° Circolo Didattico – il dimensionamento delle istituzioni scolastiche che se Circoli didattici o scuole medie autonome devono aggregarsi in un unico istituto comprensivo con una popolazione scolastica di almeno 1000 alunni”.
La volontà di restare autonomi
“In ossequio a tale disposizione – prosegue la nota – il 205° Circolo didattico, scuola storica di Anguillara, considerati i bisogni emergenti sul territorio in forte espansione demografica, anche su sollecitazione del Comune, ha espresso con propria mozione e con una cospicua raccolta di firme dei genitori e del personale scolastico, la volontà di istituire un secondo istituto comprensivo così come Istituto Comprensivo San Francesco ha a sua volta rivendicato la propria autonomia.
L’Ente locale, a differenza di molti altri comuni, ha deliberato di mantenere l’attuale situazione per il prossimo triennio trincerandosi dietro una sterile valutazione ragionieristica, per motivi puramente economici, in alternativa ha deliberato l’accorpamento delle due scuole in un unico mega istituto di circa 2.200 alunni”.
Una eventuale condanna a una gestione a distanza
“Rilevata – si legge ancora nella nota – da parte degli uffici direttivi del Ministero della Pubblica Istruzione, l’inopportunità di tale decisione, per chiare criticità didattiche e gestionali, il Circolo se non trasformato in autonomo istituto comprensivo sarebbe condannato alla perdita della sua autonomia e gestito a distanza da altra direzione che potrebbe essere anche di altro comune”.
La proposta: due sezioni di scuola secondaria di primo grado
“Appare chiara – ribadisce il 205° Circolo – l’assenza di una qualsiasi programmazione a medio e lungo termine in quanto con una spesa particolarmente contenuta il Comune potrebbe permettere l’avvio di almeno due sezioni di scuola secondaria di primo grado nel 205° Circolo Didattico permettendo così a questa istituzione di mantenere la propria autonomia ed identità. Questo sarebbe un primo segnale di civiltà, di rispetto del cittadino, di sensibilità e finalmente un primo passo verso il futuro, una reale risposta ai reali bisogni della popolazione residente e migrante sul territorio non solo dal punto di vista esclusivamente abitativo”.
E’ di oggi una nota della dirigente scolastica Ermenegilda Esposito che fa il punto sulla situazione ed avanza al riguardo proposte.
L’antefatto normativo
“La legge 98/2011 prevede – si legge nel documento del 205° Circolo Didattico – il dimensionamento delle istituzioni scolastiche che se Circoli didattici o scuole medie autonome devono aggregarsi in un unico istituto comprensivo con una popolazione scolastica di almeno 1000 alunni”.
La volontà di restare autonomi
“In ossequio a tale disposizione – prosegue la nota – il 205° Circolo didattico, scuola storica di Anguillara, considerati i bisogni emergenti sul territorio in forte espansione demografica, anche su sollecitazione del Comune, ha espresso con propria mozione e con una cospicua raccolta di firme dei genitori e del personale scolastico, la volontà di istituire un secondo istituto comprensivo così come Istituto Comprensivo San Francesco ha a sua volta rivendicato la propria autonomia.
L’Ente locale, a differenza di molti altri comuni, ha deliberato di mantenere l’attuale situazione per il prossimo triennio trincerandosi dietro una sterile valutazione ragionieristica, per motivi puramente economici, in alternativa ha deliberato l’accorpamento delle due scuole in un unico mega istituto di circa 2.200 alunni”.
Una eventuale condanna a una gestione a distanza
“Rilevata – si legge ancora nella nota – da parte degli uffici direttivi del Ministero della Pubblica Istruzione, l’inopportunità di tale decisione, per chiare criticità didattiche e gestionali, il Circolo se non trasformato in autonomo istituto comprensivo sarebbe condannato alla perdita della sua autonomia e gestito a distanza da altra direzione che potrebbe essere anche di altro comune”.
La proposta: due sezioni di scuola secondaria di primo grado
“Appare chiara – ribadisce il 205° Circolo – l’assenza di una qualsiasi programmazione a medio e lungo termine in quanto con una spesa particolarmente contenuta il Comune potrebbe permettere l’avvio di almeno due sezioni di scuola secondaria di primo grado nel 205° Circolo Didattico permettendo così a questa istituzione di mantenere la propria autonomia ed identità. Questo sarebbe un primo segnale di civiltà, di rispetto del cittadino, di sensibilità e finalmente un primo passo verso il futuro, una reale risposta ai reali bisogni della popolazione residente e migrante sul territorio non solo dal punto di vista esclusivamente abitativo”.
Elice Ranieri [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/5127/” title=”5127″]