Firenze, 14enne accoltella cinque agenti: arrestata per tentato omicidio

Attimi di terrore in una comunità educativa di Firenze, dove una ragazzina di appena 14 anni ha seminato il panico tentando di colpire con un coltello un agente di polizia. Nel corso della colluttazione, la giovane ha ferito ben cinque operatori delle forze dell’ordine.

Il drammatico episodio si è verificato nel pomeriggio di domenica, quando la ragazza, ospite di una struttura di accoglienza per minori, si sarebbe scagliata all’improvviso contro il personale di polizia intervenuto per calmarla. La minorenne, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe estratto un coltello da cucina con l’intenzione di colpire uno degli agenti presenti.

Cinque feriti, uno grave

Nonostante la prontezza dei poliziotti nel cercare di bloccarla, la giovane è riuscita a provocare ferite a cinque agenti, uno dei quali in modo serio: il poliziotto ha riportato una profonda lesione al tendine di una mano e sarà necessario un intervento chirurgico per ridurre i danni.

Gli altri quattro feriti hanno riportato contusioni e tagli giudicati guaribili in pochi giorni. Tutti sono stati comunque visitati in ospedale per precauzione.

Arresto e contestazione di tentato omicidio

La 14enne è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio. Gli inquirenti stanno ricostruendo con esattezza le circostanze del gesto, anche alla luce dell’età della minore e della sua condizione di fragilità. La procura dei minori di Firenze ha aperto un fascicolo per approfondire la vicenda, mentre la giovane si trova ora in un centro di prima accoglienza.

Secondo alcune indiscrezioni, la ragazza avrebbe manifestato già in passato comportamenti aggressivi e potrebbe soffrire di problematiche psicologiche. Saranno gli accertamenti a stabilire se fosse in cura o seguita da personale specializzato.

Reazioni e solidarietà agli agenti

Il sindacato di polizia ha espresso vicinanza e solidarietà ai cinque operatori rimasti feriti, sottolineando le difficoltà che quotidianamente le forze dell’ordine affrontano anche in contesti delicati come le comunità per minori.

Il caso riapre inevitabilmente il dibattito sulla gestione di situazioni ad alto rischio in strutture educative, dove alla tutela dei ragazzi deve accompagnarsi la sicurezza di operatori e forze di polizia.

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