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Milano, congresso di Nessuno tocchi Caino: raggiunti 3.000 iscritti, confermato l’impegno per la moratoria universale

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Il raggiungimento di 3.000 iscritti rappresenta un fatto politico rilevante e un segnale di solidità per l’Associazione Nessuno tocchi Caino. È quanto emerge dall’XI Congresso dell’organizzazione, svoltosi dal 18 al 20 dicembre 2025 presso il Teatro Puntozero del Carcere Beccaria di Milano, che ha ribadito il proprio impegno sui temi dei diritti umani, della moratoria universale della pena di morte e delle riforme del sistema penale.

Il valore politico dei 3.000 iscritti

Secondo quanto si legge nella nota diffusa dall’Nessuno tocchi Caino, il traguardo dei 3.000 iscritti è considerato “un fatto politico rilevante e un dato di solidità”. Un risultato che viene interpretato come la conferma di una forza politica e culturale “volta a convincere e mai a vincere”, capace di tenere insieme le diversità e di portare avanti battaglie anche in contesti sfavorevoli.

Il Congresso attribuisce questo successo al principio di “spes contra spem”, ovvero alla capacità di essere speranza contro ogni speranza, mantenendo viva l’azione politica anche quando le condizioni esterne appaiono avverse.

Amnistia, indulto e riforme come misure di buon governo

Il rafforzamento dell’associazione, sottolinea la nota, consolida anche l’impegno per provvedimenti di amnistia, indulto e liberazione anticipata speciale, indicati come misure di buon governo. Allo stesso tempo, il Congresso ribadisce la necessità di dotare Nessuno tocchi Caino di risorse umane e finanziarie adeguate per sostenere le proprie iniziative, in particolare sul piano internazionale.

La moratoria universale della pena di morte

Al centro del dibattito congressuale resta la Risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali, considerata un contributo fondamentale allo sviluppo dell’intero sistema dei diritti umani e all’affermazione dello stato di diritto. In vista del voto previsto per dicembre 2026 sulla nuova Risoluzione pro moratoria, gli organi dirigenti dell’associazione si impegnano a promuovere iniziative volte a rafforzarne il sostegno e a contrastare i regimi autoritari e illiberali nel mondo.

In particolare, viene richiamata la situazione dell’Iran, dove dall’inizio dell’anno si sarebbero già registrate quasi 2.000 esecuzioni capitali.

Confermati i vertici dell’associazione

Il Congresso ha infine confermato alla guida dell’associazione Rita Bernardini nel ruolo di Presidente, Sergio D’Elia come Segretario ed Elisabetta Zamparutti nel ruolo di Tesoriera, ribadendo la continuità dell’azione politica e organizzativa dell’associazione.

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