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A Minniti il riconoscimento del Movimento Italiano per la Gentilezza

A Minniti il riconoscimento del Movimento Italiano per la Gentilezza

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Il senatore Marco Minniti ha ricevuto la benemerenza del Movimento Italiano per la Gentilezza (MIG), presieduto da Natalia Re, per il suo impegno istituzionale improntato a dialogo, cooperazione e responsabilità. Un riconoscimento che valorizza una carriera segnata da equilibrio, visione e spirito di servizio, capace di coniugare autorevolezza e attenzione alla dignità umana in un contesto internazionale spesso attraversato da tensioni e incertezze.

Le motivazioni del riconoscimento

“Per l’impegno costante nel promuovere dialogo, cooperazione e stabilità tra popoli, culture e istituzioni, con autorevolezza, lungimiranza e spirito di servizio; per una carriera segnata da saggezza e visione, capace di trasformare l’esperienza in azione concreta a beneficio della comunità nazionale ed internazionale, testimoniando equilibrio, profondità e un autentico senso delle istituzioni. A Lei che, in un tempo di tensioni e incertezze, ha saputo mostrare come la gentilezza possa essere una strategia di responsabilità, tutela della dignità umana e promozione della pace sociale”.

Sono queste le motivazioni ufficiali che hanno portato all’assegnazione della benemerenza a Marco Minniti. Il riconoscimento segue quello conferito al ministro Carlo Nordio, consegnato in occasione dell’Assemblea mondiale della gentilezza che si è svolta lo scorso anno a Palermo.

I Gelsomini gialli e i valori del Mig

Alla benemerenza si è affiancata la consegna dei “Gelsomini gialli”, i premi assegnati a personalità, amministrazioni, enti, istituzioni e organizzazioni che si distinguono per il contributo alla vita pubblica del Paese, ispirandosi ai valori fondanti del Movimento Italiano per la Gentilezza. I Gelsomini vengono conferiti a chi, attraverso atti di altruismo e abnegazione sociale, ha contribuito all’unità nazionale.

Tra i nomi insigniti in passato figurano l’orientalista Francesca Corrao e il magistrato Roberto Piscitello, a testimonianza di un riconoscimento che attraversa ambiti culturali, istituzionali e sociali diversi.

Gentilezza come fattore di efficienza sociale

“Siamo convinti che una società più gentile sia una società più efficiente”, ha dichiarato la presidente Natalia Re nel corso della cerimonia. Un concetto che va oltre la dimensione simbolica e che si traduce in un impegno concreto del Movimento verso la misurazione degli impatti della gentilezza sulla vita quotidiana.

In questo quadro si inserisce l’annuncio del primo Kindness Act, un disegno di legge che punta al riconoscimento della gentilezza come nuovo BES, indicatore del benessere socio-culturale di un Paese. Un’iniziativa che mira a portare il tema della gentilezza all’interno delle politiche pubbliche, come elemento misurabile e strategico per lo sviluppo sociale.

I prossimi appuntamenti

Il percorso del Movimento Italiano per la Gentilezza proseguirà con un nuovo appuntamento istituzionale. È stato infatti annunciato per il 4 marzo 2026 un momento di confronto al Senato, dedicato all’analisi degli impatti economici, produttivi e istituzionali della gentilezza nella vita pubblica e privata.

All’incontro saranno coinvolti decisori politici, università, imprese e rappresentanti della società civile, con l’obiettivo di approfondire come la gentilezza possa tradursi in valore concreto per le istituzioni e per il sistema Paese.

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