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Roma, al via il tavolo permanente per la valorizzazione condivisa dell’Appia Antica

Roma, al via il tavolo permanente per la valorizzazione condivisa dell’Appia Antica

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È stato avviato il Tavolo permanente sull’Appia Antica, uno strumento di coordinamento istituzionale pensato per la valorizzazione condivisa di uno dei patrimoni naturali, storici e archeologici più importanti della Capitale. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di mettere in rete tutti gli enti coinvolti nella gestione del tratto urbano dell’Appia, unendo in un’unica visione i progetti già in corso e quelli futuri, nel segno della tutela e della fruizione contemporanea del Parco.

Una cabina di regia tra istituzioni e territori

Il Tavolo, convocato dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale, riunisce numerosi soggetti istituzionali chiamati a operare sull’area dell’Appia Antica. Oltre a Roma Capitale, partecipano l’ufficio UNESCO del Ministero della Cultura, la Direzione del Parco Archeologico dell’Appia Antica, la Direzione Regionale del Parco Regionale dell’Appia Antica, la Sovrintendenza Capitolina, Città Metropolitana di Roma, il Dipartimento Programmazione Urbanistica, il Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative e il Comando di Polizia Locale dei gruppi VII e VIII.

“L’obiettivo è unire in un’unica visione i progetti in corso o da mettere in campo relativamente al tratto urbano dell’Appia – spiega l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi – con un duplice obiettivo: proteggere il valore naturalistico e archeologico del Parco e renderlo uno spazio capace di parlare alla città contemporanea”.

I progetti in corso tra ambiente e recupero del patrimonio

Il Parco dell’Appia Antica è già al centro di una serie di interventi promossi da Roma Capitale. Tra questi figura la riqualificazione ambientale delle sponde del fiume Almone, nel tratto interno al Parco, finalizzata a renderle accessibili e fruibili come spazi pubblici di qualità e luoghi di socializzazione per la cittadinanza.

Gli interventi lungo il corso del fiume si integrano con il piano di valorizzazione degli immobili presenti nell’area, che prevede il recupero attraverso espropri, la rimozione delle occupazioni illegali e la bonifica delle aree. In questo contesto rientra anche la messa in sicurezza e il restauro dell’ex fienile, destinato a essere collegato al Parco e al fiume tramite nuovi percorsi di attraversamento.

Parallelamente, è in corso la riqualificazione del Casale della Vaccareccia, intervento strategico per la riconnessione tra il Parco dell’Appia Antica e il Parco della Caffarella, che comprende il recupero del fienile, della stalla grande e del porticato antistante il Casale.

Una visione integrata per il futuro dell’Appia

“Per il Parco dell’Appia occorre una visione integrata, che unisca restauro, sostenibilità e accessibilità – sottolinea Alfonsi – perché non sia più solo uno spazio da attraversare, ma un parco da vivere, capace di coniugare storia, natura e cittadinanza attiva”.

Il lavoro del Tavolo permanente sarà quello di costruire una nuova strategia di valorizzazione dell’intera area, definendone anche la vocazione futura, alla luce del recente riconoscimento della via Appia come sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Un percorso che punta su un’azione sinergica tra Roma Capitale, Regione, Parco, Sovrintendenze e tutti i soggetti istituzionali coinvolti.

“È anche grazie a interventi come questi – conclude l’assessora – che la storia di Roma può smettere di essere soltanto memoria del passato e diventare una chiave di lettura del presente e un’energia di cambiamento per la città”.

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