Roma, Carpano (Fi): “Decentramento al palo, chiesto un consiglio comunale straordinario”

Roma, Carpano (Fi): “Decentramento al palo, chiesto un consiglio comunale straordinario”

La devoluzione ai Municipi di competenze e risorse era stata pensata per ricreare la dimensione comunale a Roma ma in questi anni Gualtieri ha ceduto poco o nulla verso il basso: un marciapiede non spazzato, un albero non curato, una strada dissestata perché sottofinanziata o un lampione spento ancora dipendono dal Campidoglio, che decide su un territorio grande quanto i comuni di Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze e Verona messi insieme.

Siamo di fronte ad una stortura della democrazia locale

Siamo di fronte ad una stortura della democrazia locale unica in Italia e in Europa. Per Gualtieri, infatti, ‘spezzettare Roma avrebbe sicuramente l’effetto di ridurre l’efficienza e la qualità dei servizi’. Dove sono finiti i Morassut, i campioni di ieri dei ‘comuni urbani’ a Roma? Gli Enzo Foschi, ieri critici con ‘l’accentramento di Virginia Raggi dei poteri sul Campidoglio’ oggi non pervenuti sull’argomento? Dove sono i Torquati, Di Salvo, i presidenti PD di Municipio? Dov’è finito Andrea Catarci, che per i Municipi proponeva un ruolo sul bilancio e sulla riscossione?

Si sente solo Gualtieri che in un paragone improprio con Roma ha l’arroganza di dire che il modello di governance di Bruxelles ‘non funziona molto bene’. L’ordine di partito e di coalizione è chiaro: il decentramento serve quando non governiamo il Campidoglio. Ma i romani reclamano  e meritano un rapporto più diretto con i  responsabili dei loro servizi quotidiani e il consiglio comunale straordinario servirà a chiarire le posizioni di tutti”.

Lo dichiara, in una nota, il consigliere capitolino di Forza Italia Francesco Carpano.

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