PaP!: “Vogliono portarci alla guerra, fermiamoli!”

potere

Oggi – 6 Maggio – presso la sede di Studi Umanistici dell’Università degli studi di Napoli Federico II, si è tenuta un’assemblea pubblica che è riuscita a riunire centinaia di studenti, chiamata a discutere in merito al summit NATO che si terrà a Napoli il 26 e 27 Maggio. Dall’assemblea, composta da decine di realtà studentesche e cittadine, è emersa la ferma volontà di costruire una mobilitazione cittadina in opposizione al vertice.

Piano di riarmo

 

È stato chiaro per tutte e tutti che il vertice NATO, discutendo di “sicurezza” nel Mediterraneo, in realtà non fa nient’altro che perpetrare il piano di riarmo, voluto dai governi del mondo occidentale. Un piano di guerra che, aumentando a dismisura le spese militari, sta già tagliando miliardi di fondi pubblici, destinati a misure sociali essenziali, in favore dell’industria bellica.

In nome della crisi economica i nostri governi: distruggono ogni forma di welfare state tagliando fondi all’istruzione e definanziando il Sistema Sanitario Nazionale; si rifiutano di affrontare l’aggravarsi della crisi ecologica: lasciando interi territori in balia delle catastrofi naturali e senza infrastrutture. Ma allo stesso tempo trovano miliardi di euro per la corsa agli armamenti imposta dalle direttive del Patto Atlantico, in favore del profitto di poche lobby delle armi e a danno della stragrande maggioranza di una popolazione che da anni si impoverisce, viene abbandonata dalle istituzioni e vede la riduzione delle proprie libertà per mezzo di leggi anti-democratiche come l’ultimo DL1660.

Piano genocidiario

Inoltre, mentre in Palestina continuano il piano genocidiario e terrorista dello Stato sionista di Israele e il gabinetto di guerra di Netanyahu approva l’occupazione totale e permanente della Striscia di Gaza. I rappresentanti della NATO pensano bene di invitare nella nostra città gli stessi esponenti dello Stato israeliano responsabili dell’uccisone di più di 50.000 palestinesi.

Contro tutto ciò l’assemblea ritiene necessaria un percorso di mobilitazione che, iniziando oggi 6 Maggio e culminando con una manifestazione in opposizione al summit NATO del 26-27 Maggio, sappia dire a chiare lettere:

– NO AL RIARMO E ALLE SPESE MILITARI
– NO ALLE POLITICHE DI GUERRA
– NO ALLE BASI NATO
– NO AL GENOCIDIO IN PALESTINA
– NO ALLE POLITICHE REPRESSIVE COME IL DL1660
– PER LA GIUSTIZIA SOCIALE E CLIMATICA
– PER LA PACE FRA POPOLI
– PER UNA PALESTINA LIBERA

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