Oltre 10mila al corteo contro il Governo Meloni. Le parole di Granato e Collot

corteo

Oggi in piazza a Roma due paesi contrapposti: a Piazza del Popolo Meloni e l’ultradestra al servizio di una minoranza di ‘fratelli’ ricchi e potenti; a Piazza Vittorio chi si batte per la trasformazione sociale e politica nell’interesse della maggioranza che produce la ricchezza del nostro Paese.

10mila

Oltre 10 Milà persone al corteo partito alle 14.30 da Piazza del Popolo, quasi in contemporanea col comizio conclusivo della campagna elettorale di Fratelli d’Italia in piazza del Popolo. Al corteo aderiscono una coalizione di 69 associazioni, orgnizzazioni politiche come Potere al popolo e sindacali come USB, collettivi studenteschi, i portuali del Calp, associazioni ecologiste come il movimento no ponte etc. (Tutte le adesioni qui: https://poterealpopolo.org/contro-governo-meloni-reazionario-padronale-guerrafondaio-alternativa-primo-giugno-manifestazione-nazionale/)
In piazza anche Giuliano Granato e Marta Collot, portavoce nazionale di Potere al popolo, secondo cui “le due manifestazioni di Roma del 1 giugno sono qualcosa in più di due piazze contrapposte. In piccolo sono due idee di Paese diverso.Anzi, due Paesi diversi.

Piazza del Popolo

A Piazza del Popolo,con Meloni il Paese di Intesa SanPaolo e delle banche, di Salini-Impregilo e dei grandi costruttori, di Briatore e deibalneari, di Roccella e degli antiabortisti, di Piantedosi e di quelli che parlano di ‘carichi residui’, di Leonardo e delleimprese delle armi, degli amici di Netanhyahu e dei complici del genocidio in Palestina.
A Piazza Vittorio il Paese di Angela che non riesce più a pagare alla banca il mutuo variabile, di Peppe che vuole che i miliardi stanziati vengano usati per gli interessi delle popolazioni di Calabria e Sicilia, di Marica, lavoratrice da anni presso un lido, sempre con salario da fame e zero giorni di riposo, di Rossella che ha abortito e non si sente in colpa e non vuole l’Inquisizione nei consultori, di Lorenzo studente ucciso in alternanza scuola-lavoro, di Soumaila che lavora nei campie si batte per un contratto regolare e un salario minimo di 10€ l’ora, di Giulia che da mesi partecipa a tutti i cortei per laPalestina e oggi è in una delle acampadas universitarie che rivendicano lo stop al genocidio israeliano.
A Piazza del Popolo Meloni e l’ultradestra al servizio di una minoranza di “fratelli”ricchi e potenti; a Piazza Vittorio chi si batte per la trasformazione sociale e politica nell’interesse della maggioranza che produce la ricchezza del nostro Paese”.
Il corteo si concluderà a Porta Pia con interventi di chiusura di tutte le organizzazioni partecipanti.

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