Voglio rivolgere un sincero plauso alla presidente Svetlana Celli per la proposta di deliberazione “Acqua del sindaco” da lei fortemente voluta, e condivisa da tutta l’aula Giulio Cesare, che si pone l’obiettivo di promuovere il consumo dell’acqua dell’acquedotto romano all’interno degli uffici pubblici di Roma Capitale.
Con l’approvazione all’unanimità
Con l’approvazione all’unanimità della proposta da parte dell’Assemblea Capitolina, questa Amministrazione lancia un messaggio importante in materia di tutela dell’ambiente. L’acqua, infatti, è un bene pubblico e non infinito che, proprio per via del suo valore inestimabile, va preservato in ogni modo.
Abbiamo una risorsa che sgorga dalle sorgenti dell’Appennino e che arriva in città naturalmente pura, buona e sicura perché controllata e certificata da severi controlli di laboratorio. Con questa proposta, che prevede l’installazione di erogatori di acqua negli uffici pubblici, vogliamo perseguire una duplice missione: incentivare la distribuzione capillare della risorsa idrica pubblica e sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’acqua ‘bene comune’ il cui utilizzo ci consente sia di ridurre notevolmente il consumo di plastica e sia di diminuire il traffico dei tir su strada per il suo trasporto.
In un mondo votato al consumismo imperante, fino ad ora è stata portata avanti una campagna di senso opposto e contrario che a tratti ha quasi messo in dubbio la bontà dell’acqua pubblica.
Oggi vogliamo invertire la rotta e iniziare a perseguire una strada diversa che, a partire dalla predisposizione degli atti di gara, ci consentirà di dare applicazione al dispositivo di questa delibera per rendere concretamente operativa la proposta del consumo dell’acqua pubblica a Roma.
Così in una nota il consigliere capitolino di Europa Verde Ecologista Ferdinando Bonessio
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