Siamo entrati in questa campagna elettorale dicendo a voce alta che avremmo voluto costruire una grande storia collettiva, che faccia della giustizia sociale, ambientale e della difesa dei diritti civili la propria stella polare.
Abbiamo insistito perché è possibile cambiare
Abbiamo insistito perché è possibile cambiare ed è necessario farlo: non è più rimandabile il tema dell’unità di tutte le forze ecologiste e di sinistra.
Lo dobbiamo di fronte alle sofferenze che attraversano le nostre città e tutto il Paese: avvertiamo l’urgenza di costruire opposizione al Governo di Meloni e alla sua destra classista e feroce.
E’ stato chiaro fin dalla presentazione del simbolo e della lista a queste elezioni regionali, chi eravamo e cosa volevamo rappresentare: “Verdi e Sinistra” per difendere le ragioni del lavoro e del reddito, dei diritti sociali e della difesa dell’ambiente; le ragioni di chi è stato schiacciato e ricondotto nella marginalità e nella povertà dalle politiche scellerate che hanno messo in pratica i Governi passati e che sta per rilanciare in maniera ancora più virulenta il Governo attuale.
Ci aspettavamo di raccogliere un consenso importante
Ci aspettavamo di raccogliere un consenso importante e così è stato con l’elezione di Claudio Marotta espressione di Sinistra Civica Ecologista, ma che sarà il rappresentante di quella pluralità di esperienze che hanno dato vita alla lista insieme a noi, a partire da Europa Verde – a cui va un nostro ringraziamento – ma anche a Possibile e alle reti civiche.
L’ottimo risultato di Simona Saraceno e di Alessio Pascucci, uniti all’elezione di Claudio Marotta, segnalano quanto sia fondamentale tenere unito il fronte, allargare il processo decisionale a nuovi protagonisti e lavorare in maniera serrata all’opposizione del Governo Rocca e del Governo Meloni.
Questo è ciò che faremo.
Così in una nota il coordinamento di Sinistra Civica Ecologista – Alternativa Comune