Festa FDI, Gaylib difende Cristina D’Avena: “Contro di lei ingiustificabile odio arcobaleno”

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“Cristina D’Avena, come ogni altro artista, deve poter essere libera di esprimersi dove meglio ritiene. L’ondata di odio arcobaleno travestito da falso politically correct, è sintomatico di quanta strada ancora dovrà fare la comunità lgbtq+ per potersi definire davvero tale”.
Così in una nota Silvia Sofia Siliprandi, coordinatrice nazionale di GayLib e William Grandonico, membro del direttivo dell’associazione liberale.

La voce di Cristina è sempre stata una medicina

“Chi, come me, conosce a memoria il contenuto delle canzoni di Cristina, non può che essere intrigato e grato per il suo coraggio di portarle ovunque e forse dove servono di più”, prosegue  Siliprandi.
“La voce di Cristina è sempre stata una medicina e ho piena fiducia nelle sue scelte. Madre simbolica di tutti i bambini italiani, la sua voce ci rende tutti fratelli e sorelle (binari o non binari)” dice ancora la coordinatrice di GayLib

“Non basta certamente solo inserire una sequela di lettere in una sigla per essere realmente inclusivi se poi si discrimina con parole violente chi, come Cristina e come noi, vuole esprimere la propria libertà e le proprie idee ovunque e con chiunque” riprende Grandonico.
“Questo, non altro, significa essere artisti. Questo significa essere persone libere e coraggiose. In alto i cuori, cara Cristina, fino alla cima dell’Olimpo di Pollon e con gli occhi di gatto di sempre. Noi siamo con te” conclude la nota di GayLib.
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