Scanzi: “Me lo immaginavo e da amico sono contento della sua scelta”



Così Andrea Scanzi sulla sua pagina Facebook:

Come vi avevo sempre detto, e molti non volevano crederci (immagino fossero gli stessi convinti che la Raggi sarebbe stata rieletta o che Conte prenderà a settembre il 25%), Di Battista non si candiderà.
Me lo immaginavo e da amico sono contento della sua scelta.

Di Battista ha spiegato in un video la sua decisione

Io vi dico quelli che per me sono i motivi principali. Di Battista sta sui coglixni a buona parte dei 5 Stelle attuali (eccezion fatta per Conte, Toninelli e pochi altri). È percepito come uno sfasciatutto non imbrigliabile. Non ha più rapporti con Grillo, che a sua volta non si fida di lui, non lo vuole ed è ancora lì a piangere per la caduta di “Draghi più grillino dei grillini”.

Ne aggiungo altri due

Di Battista non si fida della rottura tra Pd e 5 Stelle, e teme che dopo il voto molti grillini sgomiteranno per entrare nell’ennesimo governo tecnico. E Di Battista, anche se fatica ad ammetterlo, secondo me si diverte di più ad andare in tivù, scrivere sul Fatto e viaggiare che non a morire dentro il Parlamento (oltretutto, se si muove bene, fuori dal Parlamento può anche guadagnare più soldi, ma questa è una valutazione mia).
È andato tutto come immaginavo e – ripeto – da amico sono contento. Avremo più tempo per giocare a padel e fare il culo agli altri (per la cronaca lui giova a sinistra ed io a destra: chi vuole sfidarci, può farlo). Ci vuole coraggio anche a dire no, e tutto si può dire di Alessandro fuorché che non sia libero e coerente.

Resta una domanda: in termini elettorali questa decisione peserà?

Un po’ sì. A titolo personale incide poco: ho a cuore il Di Battista persona, mentre il Dibba politico mi è spesso indigesto (antiatlantismo, vicinanza con Lezzi varie, talebanismo, troppa morbidezza nei confronti dei Paragone, ecc).
La sua mancata candidatura inciderà zero sulla mia scelta del 25 settembre. Ma inciderà non poco su un buon 2/3%. Con Dibba dentro, Conte superava il 10% e forse sfiorava il 15% se veniva sorretto da una lista civica proveniente dalla società civile. In questo modo, Conte – ad oggi – farà già tanto ad andare in doppia cifra.
Ti attaccheranno, Alessandro, ma lo avrebbero fatto a prescindere dalla tua scelta. Per me hai fatto bene. Avanti così e buona vita.

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27672 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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