Fiumicino – Lettera del sindaco Montino in ricordo di Vittorio Cecoli



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È morto Vittorio Cecoli, una brutta notizia per la Città di Fiumicino.

Con lui se ne va un pezzo di storia delle variegate e singolari realtà della nostra Città.
Dirigente dell’alleanza contadini negli Anni Settanta e Ottanta, presidente della più grande cooperativa del latte, l’Aurelia, strappata dopo decenni di incontrastato dominio della Coldiretti.
Consigliere della XIV Circoscrizione, eletto con il Partito Comunista italiano prima della costruzione del Comune di Fiumicino.
Acuto, intelligente, osservatore dei fatti che accadevano, studioso e conoscitore della storia, in particolare di quella antica, orgoglioso del territorio e della propria professione.
Un uomo che veniva dalla terra, che fino in fondo ad essa è rimasto legato, e da cui non si è mai voluto distaccare. Nel corso degli anni aveva avuto anche la possibilità di fare altre esperienze, ad esempio come dirigente dell’organizzazione contadina della sinistra italiana.
Qualche mese fa andai a trovarlo con Ezio e Pompilio e, in quell’occasione, lo vidi per l’ultima volta.
Era diverso tempo che non lo incontravo e quel giorno a casa sua, nel suo podere, sempre lì nei soliti spazi dove viveva, lo trovai molto sofferente. Dopo un rapido aggiornamento sul suo stato di salute passammo ai ricordi e a scherzare sui tanti episodi del passato, che abbiamo condiviso negli anni. A lui, come al solito, piaceva ricordare quando io, già consigliere regionale e dirigente del Partito Comunista romano, gli avevo chiesto e lo avevo convinto a fare la scelta di candidarsi come presidente della cooperativa del latte Aurelia. Mi rimproverava, e per anni ha continuato a farlo, che il partito lo avesse lasciato solo. L’alleanza di contadini prima e la confederazione italiana agricoltori poi non lo avevano seguito adeguatamente. In parte la sua critica era vera. E poi quel giorno, superato questo ricordo, il racconto andò alle tantissime battaglie, alle lotte che per anni facemmo nell’agro romano, lui come dirigente contadino, io come dirigente dei lavoratori braccianti agricoli, che qualche volta entravamo in polemica sugli interessi che ognuno di noi rappresentava, arrivando da realtà diverse.
Ricordammo gli anni del consiglio circoscrizionale, e di quando l’amatissimo Bozzetto vinse per la prima volta e diventò il primo sindaco eletto direttamente dai cittadini del comune di Fiumicino. Bozzetto che, il 5 dicembre alle 15 nell’area della darsena di Fiumicino ricorderemo con una cerimonia solenne intitolandogli proprio la piazza della darsena.
Alcune settimane fa detti disposizione alla mia segreteria per fare una targa al merito a Vittorio. Consapevole delle sue condizioni mettevo loro una certa fretta per portare a termine un gesto di riconoscimento da parte della comunità di Fiumicino nei confronti di un persona tanto cara e che è stata parte integrante del territorio. Questa targa non ho fatto in tempo a dargliela direttamente. Ma la voglio donare comunque ai familiari come ricordo, porgendo loro sentitissime condoglianze a nome mio e dell’Amministrazione che rappresento.

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Riceviamo e pubblichiamo

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