LADISPOLI – AL GECO NON PIACE LA NUOVA IDEA DI GESTIONE SERVIZIO NU



COMUNICATO STAMPA

Si apprende che l’Amministrazione comunale intente affidare la gestione del servizio di nettezza urbana ricorrendo a una trattativa privata, peraltro utilizzando una modalità “singolare” nonostante si tratti di un appalto del valore di poco inferiore al milione di euro che peraltro, inevitabilmente, avrà un prolungamento indefinito.
La trattativa privata, inoltre, viene attivata in pendenza di una gara di appalto che risulta inspiegabilmente sospesa, visto che ciò non è mai stato richiesto da alcuna autorità giudiziaria, a seguito del ricorso presentato da uno dei concorrenti, peraltro, attuale gestore del servizio. E’ evidente che l’Amministrazione comunale ha buone ragioni di ritenere di essere soccombente, altrimenti non si spiegherebbero le ragioni della sospensione della gara. Ed è opportuno ricordare che con un precedente comunicato l’Associazione Il Geco aveva già evidenziato le irregolarità del bando chiedendone la revoca.
La questione aggrava la situazione del servizio di igiene urbana che nel Comune di Ladispoli, come non accade in nessun altra amministrazione comunale, risulta inspiegabilmente affidato, con noncuranza, ricorrendo a procedure di urgenza, da ormai due anni.
Sorprende, inoltre, che l’Amministrazione comunale, in passato, in assenza di procedura di gara ha fatto ricorso più di una volta all’affidamento tramite ordinanza sindacale e adesso che, invece, ricorrono i presupposti per l’emanazione di un’ordinanza (benché dopo un ingiustificato periodo di inerzia) prevede, il ricorso a una procedura selettiva, peraltro non consentita dalle norme di legge, per un periodo “apparentemente” di tre mesi. E probabilmente ciò accade proprio come misura di ritorsione nei confronti dell’attuale affidatario perché ha proposto ricorso.
L’attuale procedura di affidamento diretto, oltre a essere ingiustificata, appare “originale” e “furba”. La selezione, infatti, risulta indetta con una raccomandata inviata a 10 ditte selezionate dall’amministrazione, in data 14 febbraio, indicando, in modo “ancora originale” come data per l’apertura pubblica delle buste, “il 15° giorno successivo alla data della ricezione”, comportando incertezza a causa della inevitabile diversità di data tra i soggetti destinatari dell’invito.
Inoltre, alla data del 3 marzo, non tutti gli avvisi di ricevimento risultavano acquisiti, con l’impossibilità di definire una data utile di decorrenza. Ciononostante, l’Amministrazione comunale, dimostrando la solita noncuranza per il rispetto delle norme di legge, ha stabilito quale data per l’apertura delle buste il 7 marzo.
Per quanto concerne la durata, dai documenti ufficiali risulterebbe che il periodo di affidamento è di soli tre mesi. Se ciò fosse vero, vista la pendenza di una procedura di gara, non si comprenderebbero le ragioni di una nuova selezione “forzata”, piuttosto che l’affidamento all’attuale gestore, soprattutto in considerazione della regolarità ed economicità che caratterizzano il servizio da oltre un anno.
In verità, la vera durata del servizio non è quella dichiarata. Fra tre mesi, infatti, la procedura di gara (ancora sospesa) non riuscirà a trovare definizione e ciò comporterà un’inevitabile “proroga” alla società che risulterebbe affidataria a seguito della strana apertura delle buste del 7 marzo.
Per quanto sopra l’Associazione Il Geco, diffida l’Amministrazione Comunale dall’attivazione di una procedura di affidamento palesemente irregolare e informa che qualora ciò venga comunque messa in atto, sarà fornita doverosa informazione agli organi competenti.

Associazione Il Geco [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/5727/” title=”5727″]

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