La febbre del sabato pomeriggio. Un possibile sequel di un famoso film.
Ma non c’è nulla di cinematografico a proposito di quanto accaduto sabato 10 settembre al Bar Maiorca di Santa Marinella. Quando un uomo, di 37 anni,colto da un raptus di follia ha dato luogo ad uno spettacolo non gradito a tutti presenti dentro e fuori dal locale.
Il 37enne, pregiudicato, esibiva, brandendo in maniera pericolosa, un coltello da macellaio spaventando la clientela. Dopo alcuni attimi di panico, il proprietario del “Maiorca” si apprestava a chiamare il 113. I carabinieri, giunti in zona, hanno faticato duramente a placare l’uomo, in evidente stato confusionale, ma non disposto a cedere di fronte ai militari, i quali dopo una lunga colluttazione con lo stesso riuscivano ad immobilizzarlo. Portandolo in commissariato e, successivamente, rinchiudendolo tra le mura del carcere di Borgata Aurelia.
“Questa volta ha proprio esagerato- dice Marco, proprietario del bar Maiorca riferendosi al pregiudicato- in altre occasioni bastava dirgli, anche a brutto muso, di smetterla e la situazione si tranquillizzava. Sabato però il fatto di aver mischiato alcool a qualche sedativo lo ha reso ancora più molesto. Lo conosco da anni, è un ragazzo che ha dei problemi ma sabato ha toccato l’apice della sua pazzia, spero che possa essere aiutato”.
Il giorno successivo, ci tiene Marco a precisarlo, il padre del 37enne di Santa Marinella si è recato personalmente all’interno del bar per chiedere scusa dello spiacevole episodio provocato dal figlio, che resta comunque in carcere in attesa di giudizio.
Ma non c’è nulla di cinematografico a proposito di quanto accaduto sabato 10 settembre al Bar Maiorca di Santa Marinella. Quando un uomo, di 37 anni,colto da un raptus di follia ha dato luogo ad uno spettacolo non gradito a tutti presenti dentro e fuori dal locale.
Il 37enne, pregiudicato, esibiva, brandendo in maniera pericolosa, un coltello da macellaio spaventando la clientela. Dopo alcuni attimi di panico, il proprietario del “Maiorca” si apprestava a chiamare il 113. I carabinieri, giunti in zona, hanno faticato duramente a placare l’uomo, in evidente stato confusionale, ma non disposto a cedere di fronte ai militari, i quali dopo una lunga colluttazione con lo stesso riuscivano ad immobilizzarlo. Portandolo in commissariato e, successivamente, rinchiudendolo tra le mura del carcere di Borgata Aurelia.
“Questa volta ha proprio esagerato- dice Marco, proprietario del bar Maiorca riferendosi al pregiudicato- in altre occasioni bastava dirgli, anche a brutto muso, di smetterla e la situazione si tranquillizzava. Sabato però il fatto di aver mischiato alcool a qualche sedativo lo ha reso ancora più molesto. Lo conosco da anni, è un ragazzo che ha dei problemi ma sabato ha toccato l’apice della sua pazzia, spero che possa essere aiutato”.
Il giorno successivo, ci tiene Marco a precisarlo, il padre del 37enne di Santa Marinella si è recato personalmente all’interno del bar per chiedere scusa dello spiacevole episodio provocato dal figlio, che resta comunque in carcere in attesa di giudizio.
Raffaele Caldarelli
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