ANGUILLARA ELEZIONI – INSIEME SI PUO’, DIVISI NO




“L’importante è partecipare”
: la frase coniata per consolare gli sconfitti non sembra sia mai stata pronunciata da De Coubertin, e non potrebbe essere diversamente visto e considerato che al barone è riconducibile la fondazione delle moderne olimpiadi dove ci si iscrive per vincere e non certo per fare da sparring partner.
A livello nazionale ci hanno abituato che dopo le elezioni tutti rivendicano la vittoria, in una cittadina come la nostra il giochetto diventa più difficile e così le quattro compagini non ci sembra abbiamo margini per dire che in fondo in fondo hanno vinto qualcosa. Durante la campagna elettorale tra l’altro, tutti e cinque i concorrenti hanno dichiarato che avrebbero vinto e mai hanno confessato che si sarebbero accontentati di una poltroncina all’opposizione, per cui possiamo ben dire che oggi solo una lista ha vinto e quattro hanno decisamente e inequivocabilmente perso.
Da domani probabilmente comincerà qualche processo interno, con l’obiettivo di definire quale capro di colore scuro debba essere allontanato dal gregge, e altrettanto probabilmente qualche amicizia cesserà di esistere, così come è pure ipotizzabile che vedremo qualche salto sul carro del vincitore di chi negli ultimi tempi ha furbescamente tenuto un profilo basso proprio “nel caso in cui…”.
A caldo, e senza entrare troppo nei particolari, qualche considerazione la vogliamo fare. Ha vinto il centrosinistra e a questa parte politica, da oggi compete governare: una facile identificazione quindi sia di responsabilità che di meriti, e non ci sembra poca cosa perché se avessimo già avuto consultazioni con doppio turno, tra quindici giorni saremo andati al ballottaggio, e con quale miscela?
Per l’ultima volta, forse è andata meglio così, con l’alternanza tipica degli ultimi mandati.
Troviamo inoltre strano vedere proliferare le liste civiche un po’ dappertutto salvo poi  riscontrare come la stessa società civile che sembra richiederle, a scrutini ultimati non le premia e le relega in posizioni di retroguardia: tre liste civiche (…) agli ultimi tre posti, c’è da riflettere.
Per le analisi approfondite che certamente non mancheranno, ci sarà tempo nei prossimi giorni quando i numeri cesseranno di essere approssimativi (anche se estremamente indicativi) e consentiranno valutazioni di merito e di sostanza soprattutto per la composizione del prossimo Consiglio.
Per adesso quindi, solo gli auguri al nuovo sindaco che certamente sa di avere davanti a sé un compito non certo facile: quello di risolvere i problemi della città.

Renato Magrelli
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