Gli auguri con il Natalometro



Come siete messi nella classifica del Natale? Potrebbe aiutarvi a scalare posizioni preziose il Natalometro, uno strumento di cui non si svelerà l’autore e neppure di che materiale sia fatto  presupponendo  possa essere cartaceo o  in versione tempestata di diamanti, e come tutto nella vita dipende dalle possibilità economiche individuali.

Il Natalometro misura l’importanza  personale durante le feste, il suo utilizzo è facile ed intuitivo. Ponendo al centro di una linea immaginaria il 25 dicembre, giorno di Natale, i giorni che  precedono o seguono la data sono di minore importanza sociale. In sintesi più la visita che riceverete è lontana dal   centro della linea e minore sarà il punteggio che avete nella classifica del parentado  da visitare. La visita per porgere gli auguri è un segnale, non nasce solo da impulsi affettivi, ma anche da accurate valutazioni di  fattori fra cui si annoverano: discussioni ricorrenti, domande cicliche sulla vita privata del visitante, intolleranza verso partner passati, presenti e futuri, tendenza al sequestro per l’intera giornata di chi effettua la visita.

Di norma  il giro delle visite inizia intorno al 10 dicembre con i parenti che s’incontrano una volta l’anno.  Si prosegue in base al grado fino alla zona “gold” che include pure il 24 dicembre, quasi pari per importanza al giorno successivo, tanto che il Natalometro registra solo lievi  oscillazioni. Superata la boa del giorno riservato a chi è al primo posto  e  la pausa tecnica   del 26,  indispensabile per riprendersi , è possibile ripartire. Restano da fare le visite ai conoscenti e ai parenti di grado più lontano a cui però spetta il premio di consolazione, l’affermazione che si è aspettato  in modo da fare anche gli auguri di buon anno.

Attenzione perchè ci sono parenti molto fiscali, che prendono sul serio il Natalometro e  tengono nel computer, in archivio, le posizioni altrui insieme alle visite ricevute negli ultimi dieci anni. Per non farsi mancare niente hanno buttato giù un elenco di motivi e certificazioni che dimostrano come il Natalometro non sia stato imparziale in quanto, in base alle precedenze, gli spettava di diritto la visita del 25 e pure in un orario di  speciale considerazione diciamo verso le cinque, non prima e non dopo. Accettare le contestazioni significherebbe  innescare un meccanismo a catena che stravolgerebbe l’organigramma delle visite a cui si è lavorato per mesi, producendo   due settimane infernali in cui si corre da tutte le  parti bevendo caffè e mangiando dolci che sarebbero sufficienti per una pasticceria o arrivando a pranzare tre volte nel giro di  poche ore, come accade quando le visite si accavallano.

Soltanto  quando saranno tutte terminate che  si potrà fare un bilancio, visto che il Natalometro serve anche per l’autovalutazione, quante persone vi hanno visitato nel giorno più importante dell’anno? E se una era il fioraio, che dopo mesi ha finalmente trovato l’indirizzo per consegnarvi la composizione di cactus giganti di cui siete stati omaggiati, vale? Certo che si, l’importante è che la vostra immagine sociale non ne esca sminuita, ma laddove dovesse accadere no problem, c’è sempre il Capodanno a cui va riservato lo  speciale “Capodannometro” per valutare la vostra incisività sociale in occasione del nuovo anno. E si ricomincia, sempre meglio del tombolometro, che non è stato ancora inventato, ma mai dire mai… Auguri!

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