ANGUILLARA – CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 OTTOBRE



Con un ordine del giorno che potremmo definire solo apparentemente “snello”, si è svolto giovedi sera il consiglio comunale sul quale è pesata tuttavia la presenza di una sorta di ectoplasma: l’Esa. Crediamo che finchè non verrà convocato il previsto e a questo punto attesissimo consiglio dedicato, sarà alquanto difficile che alcuni consiglieri resistano alla tentazione di battibeccare sulla Tarsu, sulla raccolta differenziata, l’isola ecologica, etc. etc.

Si comincia con il punto nr 1 con l’assessore Di Carlo che parla di un “atto dovuto” essendo la sentenza passata in giudicato e che prevede per il reperimento dei fondi necessari (circa 180 mila euro) l’alienazione di un appartamento definito “vicolo cieco”. Per consentire anche al foltissimo parterre (peraltro apprezzato dal consigliere Manciuria) di comprendere gli accadimenti, lo stesso cita fatti risalenti agli anni 84/89 e che stante la sentenza avrebbero visto “un iter amministrativo illegittimo all’origine della condanna”. “In ogni caso questa storia credo meriti degli approfondimenti – continua Manciuria soprattutto per quegli assessori e consiglieri che non conoscono la storia nella sua interezza, anche per sapere a chi è imputabile la somma che oggi la cittadinanza si trova a dover riconoscere”.
L’assessore Chiavari si occupa di riepilogare gli accadimenti ma il consigliere Manciuria preferisce aggiungere diversi dati sui fatti che portarono l’amministrazione a fare degli errori tanto di procedura amministrativa quanto poi inseguito di natura legale. Errori vedono il Comune di oggi a dover pagare danni provocati nel periodo 85/90.
Sia il consigliere Di Gioia che il consigliere Pizzorno chiedono al Consiglio di fare quanto possibile per tentare di rivalersi sugli amministratori che materialmente hanno creato il danno alla comunità e che per apparenti inadempienze non hanno impedito poi la condanna definitiva da parte del Tar.
Il consigliere Di Gioia interviene affermando che nella delibera trova “eccessivamente vincolante legare la soluzione della transazione alla vendita di Vicolo Cieco e che forse sarebbe stato meglio citare nell’alienazione un più generico bene comunale anziché entrare nello specifico di un solo immobile che ad un’asta potrebbe risultare difficilmente vendibile per l’importo necessario”.
“Rispetto alla cifra iniziale imposta dal giudice – interviene Pizzigallo è stata possibile ottenere quasi ottanta mila euro di riduzione solo grazie ad una precisa specifica del bene comunale da alienare. Nella delibera inoltre, faccio notare che si è partiti da una perizia di stima dell’immobile di 175 mila euro oltre al 10% del valore catastale sull’immobile, per cui è lecito presumere che la vendita consentirà di coprire il debito nei confronti degli eredi di Piconi Ada”.
Prima di procedere alle votazioni il consigliere Manciuria fa mettere a verbale le motivazioni del suo voto contrario “apprezzabile– dice Manciurial’operato dell’attuale amministrazione nell’ottenere la riduzione del debito, tuttavia la ricaduta dello stesso sulla cittadinanza è un fatto di cui non sono contento, nonostante spetti ora alla Corte dei Conti pronunciarsi. La mia dichiarazione di voto è contraria quindi all’approvazione della delibera”.
Prima delle votazioni il segretario comunale conferma che farà parte della documentazione da trasmettere alla procura della Repubblica trattandosi di debito fuori bilancio.
Votazioni: maggioranza a favore, contraria tutta l’opposizione.
2) I lavori del Consiglio proseguono con un argomento analogo al precedente: il Comune soccombente nei confronti della Società Colan Srl per il fato meglio noto come il “megacimitero”.
“Molte le analogie di questa delibera con la precedente – esordisce l’assessore Di Carloe anche in questo caso richiederei danni a chi ha provocato questo debito. Una sentenza purtroppo passata in giudicato anche se rispetto alla richiesta iniziale di 5 milioni oggi siamo tenuti a pagarne circa 150 compresa la  rivalutazione dal 93 ad oggi”.
L’assessore Chiavari conferma come anche questa sentenza sia la risultante di scelte amministrative dello stesso periodo 85/90. “In chiusura di bilancio degli anni 90 – spiega Chiavaril’amministrazione ipotizzò un megacimitero di circa 40 mila loculi su dieci ettari di terreno comunale per coprire un buco di bilancio di 800 milioni, effettuando una sorta di prevendita mai finalizzata.
Nel 1990 subentrò una nuova amministrazione comunale che nel 1993 sfiduciò il sindaco; con il nuovo, decidemmo di revocare quella delibera. Un atto indispensabile che ancora oggi sono convinto fosse più che giusto”.

L’avvocato Pizzorno chiede la parola per significare come secondo lui al bando relativo all’asta non sia stata data la dovuta informazione prevista per legge per questo tipo di  bandi. Cosa che potrebbe portare pregiudizio ai risultati dell’asta stessa la cui base di partenza è di 50 mila euro a fronte del debito da saldare alla Colan che è di 100 mila.
Il presidente sollecita il tecnico del Comune Di Donato a dare informazioni in merito alla tempistica che secondo lo stesso invece è stata pienamente rispettata.
Poiché le due versioni non coincidono, e gli animi si scaldano leggermente, interviene il Presidente del Consiglio Comunale che afferma come da parte dell’amministrazione l’iter procedurale sia stato scrupolosamente seguito. Resta sempre aperta per l’opposizione la strada per eventuali ricorsi.
Il consigliere Pizzorno termina il suo intervento chiedendo all’amministrazione di inserire una clausola che preveda in caso di cambiamento di destinazione d’uso del terreno in località Crocicchie, l’eventuale plus valore dell’acquisto venga riconosciuto al Comune.
Chiede la parola il consigliere Manciuria che invita il consiglio a rispettare l’ordine del giorno argomentando sul piano di alienazione  e non sul bando d’attuazione. Manifesta inoltre il suo voto contrario all’approvazione della delibera non comprendendo le ragioni per le quali l’attuale amministrazione non abbia tentato di transare, almeno ufficialmente,  per ridurre l’importo del debito.
L’avvocato Bigagli risponde che il tentativo è stato fatto, anche se solo verbalmente, ma passare dai 5 milioni richiesti ai 150 mila euro stabiliti dalla sentenza è stato di per sé considerato un livello difficilmente riducibile da parte della Colan.
Prima di procedere alla votazione, il presidente Tosi accetta la dichiarazione di voto contrario del consigliere Bianchini che si associa a quanto espresso in precedenza dal consigliere Pizzorno, soprattutto perché ritiene sottostimata la base d’asta del terreno in località Crocicchie.
Votazioni: maggioranza a favore, contraria tutta l’opposizione
3) Su questo punto all’ordine del giorno, c’è la relazione dell’assessore Di Carlo che spiega aumenti dei costi e fonti di incasso che consentono la loro copertura, fermo restando una serie di attività che l’amministrazione dovrà porre urgentemente in essere per razionalizzare i costi tutt’ora estremamente eccessivi. E naturalmente al centro dei programmi non può che comparire la necessità di razionalizzare l’Esa e la sua gestione.
L’Architetto Di Gioia interviene per chiedere maggiori dettagli circa la relazione che non essendo stata allegata agli atti, non ha potuto leggere. Inoltre ritiene che vengano esasperati i costi facenti capo all’Esa ogniqualvolta si parla di debiti e crediti.
Ci perdiamo poi un po’ tutti nelle spiegazioni della partita di giro che porta necessariamente a zero la previsione di bilancio, e su alcune voci decisamente tecniche e difficilmente comprensibili proprio perché in fase di previsione.
Interviene il sindaco per ricordare il significato di questa delibera e per spiegare che non si tratta di un’alchimia ma semplicemente di un pareggio di bilancio possibile grazie alle entrate relative al recupero oneri concessori sui condoni e sulla sanatoria (un migliaio ancora da evadere quindi ancora possibile ossigeno per le casse comunali). Tra l’altro è lo stesso legislatore che impone di fare entro il 30 settembre con uno slittamento di 20 giorni, un bilancio preventivo, ovvero una ricognizione sui conti del Comune. Il sindaco e il segretario comunale raccolgono le informazioni sui PEG (piani esecutivi di gestione) dai vari uffici per verificare se gli obiettivi prefissati saranno raggiunti e com’è sostanzialmente l’andamento dei capitoli di bilancio.
Poiché uno dei maggiori costi è quello relativo alla raccolta dei rifiuti, l’amministrazione sta operando per razionalizzare il servizio  e ottimizzare i costi per arrivare ad una gara di livello europeo che verrà fatta al fine di esternalizzare un servizio che non può più gravare sul bilancio comunale.
Annunciati inoltre dal sindaco Pizzigallo la nomina del nuovo amministratore unico dell’Esa e l’individuazione di un’area da destinare ad isola ecologica questa volta nel rispetto delle norme.
Il consigliere Manciuria, pur apprezzando gli sforzi dell’amministrazione,  annuncia il suo voto contrario sollecitando l’istituzione di una commissione che chiarisca una volta per tutte le attività dell’Esa.
Gli fa eco l’avvocato Pizzorno che lamenta come sull’Esa si faccia solo gossip e invocando anche lui l’istituzione di una commissione chiarificatrice.
Interviene a sedare gli animi il presidente Tosi che cerca di riportare la discussione sull’argomento all’ordine del giorno.
Il consigliere Francocci si allinea alle richieste di Manciuria e Pizzorno rinnovando la richiesta  oltre che della commissione anche della possibilità di accedere  alla documentazione dell’ente in previsione del previsto consiglio comunale dedicato a Tarsu e Esa.
L’assessore Piccioni lamenta come gli sforzi da lui compiuti per la relazione relativa alla complessità del ciclo dei rifiuti non siano stati gratificati dalla lettura della stessa vista la confusione che ancora si continua a fare sull’argomento. La costituzione della commissione, secondo l’avvocato Piccioni, confermerà i contenuti della sua relazione e contribuirà a mettere in essere le dovute contromisure nei confronti di chi ha sbagliato.
Il consigliere Gasperini dichiara di votare contraria alla delibera e a tute le prossime che tratteranno di bilancio finchè la situazione dell’Esa non verrà definitivamente chiarita.
Votazioni: maggioranza a favore, contraria tutta l’opposizione
4) Il Consiglio affronta quindi le interrogazioni presentate dai consiglieri dell’opposizione.
Interrogato dal consigliere Manciuria sugli emolumenti percepiti dal sindaco e dalle autorità comunali, l’assessore al Bilancio produce documentazione relativa ai costi delle retribuzioni per l’ente relative al periodo 2005/2009 e dei costi per spese di rappresentanza divise per capitoli di pari periodo. Il Consigliere Manciuria si ritiene soddisfatto.
L’avvocato Bigagli risponde alla duplice interrogazione presentata dal consigliere Manciuria relativa alla legittimità dell’isola ecologica e al piano integrato delle ferrovie. La prima allocata dalla precedente amministrazione in zona non idonea dal punto di vista urbanistico verrà spostata in un lotto in prossimità dell’area artigianale.
Per il terreno vicino al passaggio a livello che prevedeva una sorta di nuova lottizzazione, manca il parere di regolarità tecnica. Allo stato esiste una delibera di intenti che non ha nessun senso, ma che andrà revocata in ogni caso perché questa amministrazione non intende procedere con quel progetto. Alla domanda di rito il consigliere Manciuria risponde ritenendosi parzialmente soddisfatto della risposta.
Segue l’interpellanza del consigliere Gasperini presentata al sindaco, al vice sindaco e alla giunta, in merito al “modus operandi” che non consente al consiglio che la ratifica di delibere relative a decisioni già prese dalla giunta, anziché consentire una discussione libera e paritaria con l’opposizione. Risponde il vicesindaco Paolessi rimandando al mittente l’appellativo di “carbonaro” utilizzato dal consigliere Gasperini a proposito di una riunione tenutasi in comune con i rappresentanti di quartiere, rivendicando la legittimità di riunirsi quale principio costituzionalmente irrinunciabile e incomprimibile. Alla domanda di rito la signora Gasperini dichiara di non ritenersi soddisfatta della risposta.
Il consiglio continua con l’interrogazione presentata al consigliere Cresca e al sindaco da parte dei consiglieri Manciuria Gasperini in merito allo spostamento del centro anziani dalla sede della stazione ferroviaria, uno spostamento subordinato a quello necessario per la CRI che ha dovuto lasciare ambienti alienati. La costruzione della cittadella socio-sanitaria consentirà l’ospitalità definitiva della CRI permettendo contestualmente la riassegnazione al centro anziani degli spazi ubicati in prossimità della stazione. In attesa di una nuova sistemazione, gli anziani residenti nella zona della stazione potranno raggiungere il Centro utilizzando la convenzione stipulata dal comune con Capparella che prevede l’utilizzo gratuito dei mezzi pubblici esibendo una speciale tessera che presto sarà in distribuzione agli iscritti dell’associazione. Soddisfatti sia il consigliere Gasperini che il consigliere Manciuria.
Il consiglio si chiude con l’ultima corposa interrogazione presentata dal consigliere Gasperini all’assessore Piccioni in merito alla situazione di degrado di Anguillara.
La risposta conferma come l’amministrazione abbia già posto in essere una serie di interventi di risanamento ambientale del territorio, rimandando alla relazione stilata sulla municipalizzata e presentata nel passato consiglio. Sono state inoltre elevate diverse contravvenzioni da parte dei vigili urbani per gettito improprio di rifiuti. Per quanto riguarda la possibilità di partecipazione attiva da parte della cittadinanza, l’avvocato Piccioni conferma la sua piena disponibilità nei modi e nei tempi già più volte annunciati.
Con la soddisfazione del consigliere Gasperini, e visti esauriti i punti all’ordine del giorno, il Consiglio viene chiuso poco prima della mezzanotte.

Renato Magrelli

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