Riceviamo e pubblichiamo
In nome della trasparenza e della partecipazione l’amministrazione anguillarina ha disposto che i Consigli Comunali siano ripresi e messi a disposizione di tutti i cittadini.
A quanti non avessero mai assistito a un Consiglio Comunale consigliamo di andare sul sito del Comune per vedere in che modo i nostri amministratori gestiscono la cosa pubblica.
Il teatrino messo in scena da chi con i nostri voti siede su quelle sedie sembrerebbe più divertente di una commedia di De Filippo se non si parlasse dei nostri soldi, soprattutto se in questo periodo di recessione non si chiedesse a tutti noi di aprire il portafoglio e contribuire al risanamento delle casse comunali.
Ad ogni punto in discussione c’è sempre puntuale la premessa da parte del Sindaco sul dissesto finanziario in cui versa il Comune, sui debiti fuori bilancio, sulla causa Crucianelli ecc., premessa che serve a giustificare quanto l’amministrazione intende deliberare, dalla nuova tassa sull’energia elettrica al livello minimo di sconto per il piano casa fino alla svendita dell’unica farmacia comunale sul territorio.
Negli ultimi consigli alle premesse pizzorniane si sono seguite le reciproche accuse tra maggioranza e opposizione sulle motivazioni per le quali si è arrivati a questo dissesto causato dagli sperperi perpetuati negli anni dalle diverse amministrazioni.
Da un lato la sinistra attribuisce alla destra responsabilità di amministrazioni “fumose o non chiare per la definizione della quinta farmacia” (parole del Vice Sindaco Silvio Bianchini) oppure ipotizza che qualche amministrazione precedente non abbia “seguito correttamente atti importanti per la vita del paese (acquisizione aree comunali o acquisto dell’ex consorzio agrario)”, dall’altra parte la minoranza chiede chiarimenti sulla gestione economica dell’Esa, sulle “assunzioni clientelari/parenterali avvenute nella costituzione di tale società” (per non farci mancare niente, NOI aggiungiamo anche il dissesto della gestione Minnucci con conseguente aumento del 100% della TARSU) e sulle responsabilità che hanno portato il Comune ad avere un debito di unmilionetrecentomila euro verso la signora Crucianelli. A questi interrogativi nessuno mai da una risposta.
Se ci sono tutti questi scheletri perché se ne continua a parlare ma nessuno ha mai il coraggio una volta per tutte di tirarli fuori dall’armadio? Perché si tende sempre a nascondere la spazzatura sotto lo zerbino e non si passa dalle parole ai fatti? Quali sono gli interessi che non permettono a nessuno dei contendenti di esporsi e denunciare agli organi competenti le accuse chiaramente manifestate nei consigli comunali? Perché l’unico atto/denuncia è stato verso l’incompatibilità del Sindaco Pizzigallo, al quale in un momento successivo non è stato dato seguito e ritirato chissà perché?
Personalmente riteniamo che chi facilmente parla o sparla durante il Consiglio Comunale non abbia alcun interesse affinché vengano fuori i propri e gli altrui fantasmi, questo perché i cognomi degli amministratori che si sono succeduti ad Anguillara sono sempre gli stessi e un’eventuale denuncia sarebbe un boomerang per gli interessi propri e dei loro familiari.
A noi cittadini invece interessa sapere il perché e soprattutto chi sono i colpevoli delle presunte cattive gestioni denunciate durante i Consigli Comunali, interessa che chi ha abusato della propria carica per interessi personali, familiari o per semplice inettitudine e incapacità nella gestione del bene pubblico paghi di tasca propria risarcendo la comunità del danno arrecato.
Fin quando ad Anguillara, come ha scritto in un blog il precedente Sindaco di Anguillara attualmente stipendiato come Consigliere Provinciale, il numero di parenti di chi si presenta alle elezioni, sommato a chi ha interessi personali con l’amministrazione supererà il numero degli anguillaresi indipendenti, governeranno loro….. purtroppo le cose non cambieranno e le verità non verranno mai a galla.
A quanti non avessero mai assistito a un Consiglio Comunale consigliamo di andare sul sito del Comune per vedere in che modo i nostri amministratori gestiscono la cosa pubblica.

Il teatrino messo in scena da chi con i nostri voti siede su quelle sedie sembrerebbe più divertente di una commedia di De Filippo se non si parlasse dei nostri soldi, soprattutto se in questo periodo di recessione non si chiedesse a tutti noi di aprire il portafoglio e contribuire al risanamento delle casse comunali.
Ad ogni punto in discussione c’è sempre puntuale la premessa da parte del Sindaco sul dissesto finanziario in cui versa il Comune, sui debiti fuori bilancio, sulla causa Crucianelli ecc., premessa che serve a giustificare quanto l’amministrazione intende deliberare, dalla nuova tassa sull’energia elettrica al livello minimo di sconto per il piano casa fino alla svendita dell’unica farmacia comunale sul territorio.
Negli ultimi consigli alle premesse pizzorniane si sono seguite le reciproche accuse tra maggioranza e opposizione sulle motivazioni per le quali si è arrivati a questo dissesto causato dagli sperperi perpetuati negli anni dalle diverse amministrazioni.
Da un lato la sinistra attribuisce alla destra responsabilità di amministrazioni “fumose o non chiare per la definizione della quinta farmacia” (parole del Vice Sindaco Silvio Bianchini) oppure ipotizza che qualche amministrazione precedente non abbia “seguito correttamente atti importanti per la vita del paese (acquisizione aree comunali o acquisto dell’ex consorzio agrario)”, dall’altra parte la minoranza chiede chiarimenti sulla gestione economica dell’Esa, sulle “assunzioni clientelari/parenterali avvenute nella costituzione di tale società” (per non farci mancare niente, NOI aggiungiamo anche il dissesto della gestione Minnucci con conseguente aumento del 100% della TARSU) e sulle responsabilità che hanno portato il Comune ad avere un debito di unmilionetrecentomila euro verso la signora Crucianelli. A questi interrogativi nessuno mai da una risposta.
Se ci sono tutti questi scheletri perché se ne continua a parlare ma nessuno ha mai il coraggio una volta per tutte di tirarli fuori dall’armadio? Perché si tende sempre a nascondere la spazzatura sotto lo zerbino e non si passa dalle parole ai fatti? Quali sono gli interessi che non permettono a nessuno dei contendenti di esporsi e denunciare agli organi competenti le accuse chiaramente manifestate nei consigli comunali? Perché l’unico atto/denuncia è stato verso l’incompatibilità del Sindaco Pizzigallo, al quale in un momento successivo non è stato dato seguito e ritirato chissà perché?
Personalmente riteniamo che chi facilmente parla o sparla durante il Consiglio Comunale non abbia alcun interesse affinché vengano fuori i propri e gli altrui fantasmi, questo perché i cognomi degli amministratori che si sono succeduti ad Anguillara sono sempre gli stessi e un’eventuale denuncia sarebbe un boomerang per gli interessi propri e dei loro familiari.
A noi cittadini invece interessa sapere il perché e soprattutto chi sono i colpevoli delle presunte cattive gestioni denunciate durante i Consigli Comunali, interessa che chi ha abusato della propria carica per interessi personali, familiari o per semplice inettitudine e incapacità nella gestione del bene pubblico paghi di tasca propria risarcendo la comunità del danno arrecato.
Fin quando ad Anguillara, come ha scritto in un blog il precedente Sindaco di Anguillara attualmente stipendiato come Consigliere Provinciale, il numero di parenti di chi si presenta alle elezioni, sommato a chi ha interessi personali con l’amministrazione supererà il numero degli anguillaresi indipendenti, governeranno loro….. purtroppo le cose non cambieranno e le verità non verranno mai a galla.
Gruppo Lista Civica
IMMAGINANGUILLARA [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/5279/” title=”5279″]