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“21 Minuti 2025”: a Roma il laboratorio delle idee che vuole cambiare il futuro

“21 Minuti 2025”: a Roma il laboratorio delle idee che vuole cambiare il futuro

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Ripensare l’economia, immaginare nuove forme di convivenza, interrogarsi sull’impatto delle tecnologie e sul ruolo dell’essere umano nel mondo che verrà. È questa la sfida di “21 Minuti – Nuovo Paradigma”, edizione 2025 del think tank ideato da Patrizio Paoletti e promosso da Fondazione Patrizio Paoletti, Self-Awareness Institute Ltd e Ipazia H.E.I., tenutosi il 22 novembre all’Acquario Romano – Casa dell’Architettura. L’evento, seguito anche in diretta streaming e inserito nelle celebrazioni per i 25 anni della Fondazione, ha riunito protagonisti internazionali della ricerca, cultura, innovazione e sostenibilità, dando vita a una giornata di dialogo interdisciplinare dedicata alla definizione di un nuovo paradigma umano ed economico.

Il Modello Sferico dell’Economia: oltre la competizione

Al centro della conference, la visione di Paoletti e il suo Modello Sferico dell’Economia, risultato di oltre trent’anni di lavoro interdisciplinare. Un sistema rigenerativo, cooperativo e interconnesso, che supera l’ottica lineare e competitiva della modernità.
«La tua vita è anche la mia vita; la tua prosperità è anche la mia prosperità. Non c’è crescita autentica che non sia condivisa», ha dichiarato Paoletti, richiamando i pilastri dell’Agenda ONU 2030 e connettendoli al suo Modello Sferico della Coscienza, fondato su sviluppo interiore, responsabilità individuale, sostenibilità e impatto sociale.

21 interventi per 21 minuti: un laboratorio di futuro

Sul palco si sono alternati interventi di 21 minuti, ciascuno pensato per condensare una visione trasformativa.
La ricercatrice brasiliana Vanessa Gapriotti Nadalin ha illustrato come città e territori possano diventare più equi grazie a nuovi modelli di mobilità ed edilizia sociale.
La giornalista RAI Barbara Carfagna ha riflettuto sul rapporto tra tecnologia, AI e responsabilità pubblica.
La storica dell’arte e assessora Giulia Silvia Ghia ha sottolineato il ruolo della cultura come strumento di inclusione e rigenerazione urbana.
Il teologo Julián Carrón ha richiamato l’importanza della dimensione spirituale nella trasformazione individuale e collettiva.

Uno sguardo integrato tra industria e sostenibilità è arrivato da Letizia Magaldi, mentre Maria Chiara Carrozza, già presidente del CNR, ha delineato scenari futuri tra biorobotica, tatto artificiale e nuove frontiere neuroscientifiche.
L’economista Aldo Soldi, presidente di Banca Etica, ha mostrato come una finanza equa e rigenerativa sia già realtà, mentre Alessandro “Alex” Armillotta, fondatore di AWorld, ha raccontato il suo passaggio dalla digital entrepreneurship alla climate-tech, evidenziando la sostenibilità come scelta personale oltre che collettiva.

Fondazione Patrizio Paoletti: 25 anni di ricerca e un nuovo progetto

La conference è stata anche occasione per ripercorrere la storia della Fondazione Patrizio Paoletti, attiva dal 2000 nella ricerca neuro-psicopedagogica e nella promozione del benessere globale. Paoletti ha annunciato futuri progetti, tra cui il Centro per la Salute Globale, iniziativa strategica che partirà da Assisi con l’obiettivo di generare un impatto misurabile e duraturo sul benessere individuale, sociale e collettivo.

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