[current_date format='D, d F, Y']

Acquisto immobili Enasarco, protesta in Campidoglio: Santori attacca la maggioranza

Fonte Foto: Pagina Facebook Fabrizio Santori

Condividi

È prevista per domani, venerdì 19 dicembre, una manifestazione in Campidoglio contro l’acquisto da parte di Roma Capitale degli immobili Enasarco. Al centro della protesta c’è il percorso seguito dall’amministrazione comunale per l’approvazione delle delibere che autorizzano l’operazione, giudicato da una parte dell’opposizione privo di adeguato confronto politico e di sufficienti garanzie sul piano tecnico ed economico.

A intervenire duramente è Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina, che ha annunciato la propria partecipazione alla manifestazione in programma alle 15. Nel mirino del leghista finisce innanzitutto la delibera 239, che autorizza l’acquisto di 338 alloggi di edilizia residenziale pubblica per oltre 53 milioni di euro.

“Tagliola in Aula e confronto azzerato”

Secondo Santori, l’approvazione della delibera 239 sarebbe avvenuta con l’applicazione della cosiddetta “tagliola”, una procedura che avrebbe impedito un confronto approfondito in Aula su un’operazione definita di enorme impatto economico e sociale. Una modalità che, a suo giudizio, avrebbe compresso il dibattito consiliare su una decisione destinata a incidere in modo significativo sul tessuto urbano e abitativo della Capitale.

Ma le critiche non si fermano qui. L’attenzione si sposta ora sulla delibera 240, calendarizzata per martedì 23 dicembre, che viene descritta come una semplice manifestazione di interesse, priva però di perizie, di un’istruttoria completa e di valutazioni puntuali sugli effetti concreti nei quartieri coinvolti.

I timori per i condomìni misti

Un aspetto particolarmente delicato, secondo Santori, riguarda l’impatto dell’operazione sui condomìni misti, in particolare quelli ex Enasarco ed ex Inps. In questi contesti, la convivenza tra proprietà private e alloggi pubblici rischierebbe di generare criticità non adeguatamente analizzate prima di procedere.

L’accusa rivolta alla maggioranza è quella di voler chiedere all’Assemblea Capitolina una sorta di “assegno in bianco”, impegnando potenzialmente centinaia di milioni di euro senza un quadro chiaro e condiviso. Un’impostazione che, secondo la Lega, finirebbe per scaricare sui cittadini che hanno acquistato casa con sacrifici, mutui e tasse, i costi sociali di decisioni calate dall’alto.

La richiesta di rinvio e verifica

Dopo quella che viene definita una forzatura sulla delibera 239, Santori chiede ora che la 240 venga bloccata e rinviata al nuovo anno. L’obiettivo dichiarato è quello di aprire una fase di verifica seria e trasparente, con analisi caso per caso, prima di assumere decisioni che potrebbero produrre effetti difficilmente reversibili.

La manifestazione di domani si inserisce dunque in un clima di forte tensione politica attorno alla gestione del patrimonio immobiliare e alle scelte dell’amministrazione capitolina in materia di edilizia residenziale pubblica, un tema che continua a dividere maggioranza e opposizione.

Autore

Per una stampa libera


sostieni il nostro lavoro con una donazione

Le donazioni con PAYPAL sono sicure al 100%



Leggi anche...

In target

Iscriviti alla newsletter