AVS Roma condanna con fermezza il gravissimo episodio avvenuto al liceo Giulio Cesare, dove nove nomi e cognomi di studentesse sono stati associati alla scritta “Lista stupri” sulle pareti del bagno maschile. Un gesto intimidatorio e profondamente violento, che colpisce la sicurezza, la dignità e la libertà delle ragazze coinvolte, rivelando quanto la cultura misogina e aggressiva sia ancora radicata anche nei luoghi dedicati alla crescita e alla formazione delle nuove generazioni.
“Non bastano parole: serve responsabilità politica”
AVS Roma sottolinea come, di fronte a un atto così odioso, dichiarazioni generiche o appelli formali siano del tutto insufficienti. Le parole pronunciate dal ministro Valditara non affrontano in modo adeguato la gravità dei fatti. È necessaria una reale assunzione di responsabilità politica, accompagnata da interventi concreti, strutturali e verificabili nel tempo.
Educazione affettiva e al rispetto: un’urgenza non più rimandabile
AVS Roma ribadisce l’urgenza di introdurre un vero percorso di educazione affettiva, emotiva e al rispetto in tutte le scuole. Un percorso che coinvolga non solo studentesse e studenti, ma anche personale scolastico e docenti.
La prevenzione della violenza di genere non può essere affidata alla buona volontà dei singoli istituti, né relegata a incontri sporadici: deve diventare parte integrante, obbligatoria e continuativa della formazione.
Chiede inoltre che il Ministero renda pubblici i dati sull’attuazione delle Linee guida nazionali in materia e che venga avviato un monitoraggio serio e trasparente sulla loro reale efficacia. La scuola deve essere messa nelle condizioni di affrontare episodi come questo con strumenti adeguati, risorse certe e una formazione professionale solida, non con dichiarazioni di circostanza.
Così in una nota Valerio Zaratti e Marta Bevilacqua, co-portavoce Europa Verde–Verdi Roma e Provincia, Mauro Coldagelli, segretario Sinistra Italiana Roma











