Avrete visto che oggi ho risposto a Meloni in Aula. Quelle poche volte che viene in parlamento a confrontarsi ripete sempre lo stesso copione, condito con l’arroganza tipica dei capi assoluti.
Per cui ad ogni rilievo critico sbuffa, scrolla le spalle, ride, si volta.
Racconto
E poi costruisce un suo racconto per provare a rassicurare un paese, che in realtà è impaurito e incazzato.
Oggi ancora una volta, come ieri al Senato, ha rilanciato i mirabolanti record del suo governo, in particolare su lavoro e busta paga.
Immagino che chi abbia ascoltato da casa abbia avuto un moto di sdegno, a voler essere buoni.
Cosa ha da festeggiare e da rivendicare Meloni se gli italiani hanno perso il 17% del potere d’acquisto negli ultimi 2 anni a causa dell’inflazione e dei profitti delle grandi aziende, cui lei non ha posto riparo?
Cosa ha da festeggiare se un cittadino tedesco guadagna 14mila € in più rispetto a un italiano in un anno e se quella forbice si allarga sempre più?
Salvare gli stipendi
Per Alleanza Verdi e Sinistra salvare gli stipendi degli italiani è diventata un’ossessione. E ne faremo tema anche per le elezioni europee.
Bisogna introdurre un salario minimo eruopeo e bisogna agganciare gli stipendi all’inflazione. Perché non è accettabile che tutto aumenta e gli stipendi vanno indietro. Meloni è felice, noi no.