Le morti sui luoghi di lavoro in cui dovrebbe essere garantito il diritto al lavoro, scolpito nel primo articolo della Costituzione, che significa anche lavoro sicuro, sono ormai una barbarie quotidiana.
Non morti bianche, ma omicidi
Le morti di sorelle e fratelli, bambine e bambini nel mare, quel mare mediterraneo in cui questa estate in tanti si sono tuffati per ritrovare spensieratezza, è divenuto il più grande cimitero d’Europa, seguito poi dalla terra ucraina e russa dove si è arrivati a 500.000 vittime. Sono effetti causati da un potere senza umanità, fatto di donne e uomini senza qualità. Ma non è tanto il potere criminale che mi preoccupa, ma la crescente assuefazione dei popoli. Ognuna ed ognuno guardi in profondità nell’anima, ascolti il cuore, utilizzi la testa per pensare e non per essere conformista, per decidere da che parte stare. Io ho scelto di non essere mai indifferente e complice.