Come spendono i soldi gli italiani? Cambiamenti e stratagemmi per combattere l’inflazione

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Le spese degli italiani e le loro abitudini, in questo periodo di forte inflazione e aumenti, sono cambiate?

Dalle ricerche effettuate negli ultimi mesi sui consumi del 2022 possiamo osservare l’andamento delle spese delle famiglie italiane in questo anno non proprio facile e i diversi bonus messi in atto per riuscire a risparmiare.

Dall’indagine statistica di Altroconsumo risulta che nel 2022 gli italiani abbiano cambiato alcune abitudini per ridurre le spese a causa dei forti aumenti dei prezzi di beni e forniture di energia.

In particolare, il 43% del campione intervistato ha confermato un potere d’acquisto minore rispetto all’anno precedente (2021) e diversi cambiamenti nelle proprie abitudini di spesa per poter far fronte ai prezzi maggiorati.

Come sono cambiate le spese degli italiani

Il 2022 ha segnato una linea di svolta significativa nelle spese degli italiani a causa di un’inflazione irrefrenabile che ha provocato aumenti in tutti i mercati.

I settori dove sono cambiate maggiormente le abitudini degli italiani sono: l’energia, l’acqua e il gas per i quali l’80% degli intervistati ha detto di aver ridotto i consumi al fine di ridurre le spese (accendendo meno i riscaldamenti o limitando l’uso di alcuni elettrodomestici); la mobilità, con una riduzione dell’uso dell’auto quando possibile a favore dei mezzi pubblici per il 65% delle persone; i consumi alimentari per i quali il 63% ha ridotto la spesa preferendo prodotti meno cari o senza marca.

Inoltre, anche per quanto riguarda le spese mediche, gli italiani hanno deciso di fare delle rinunce: il 33% dichiara di non riuscire a far fronte alle spese mediche, soprattutto le cure dentistiche (16%), le cure specialistiche (13%) e le sedute di psicoterapia (8%).

Infine, sono state ridotte anche le spese dedicate all’intrattenimento e al tempo libero, nonostante dopo il Covid il desiderio di svago sia stato molto più forte che in qualunque altro periodo storico: il 17% degli italiani ha rinunciato ad attività culturali, il 29% ha eliminato le spese per l’abbigliamento e il 17% ha modificato o cancellato i propri piani per le vacanze.

Gli italiani e il risparmio per combattere l’inflazione

I dati parlano chiaro, gli aumenti dei prezzi non controbilanciati da un aumento degli stipendi hanno causato squilibri nelle spese degli italiani, come non succedeva da anni.

Tuttavia, gli italiani hanno saputo dimostrare di saper incassare il colpo, cercando modi per risparmiare o alternative per non rinunciare del tutto alle proprie abitudini.

Oltre al risparmio, sono entrati in gioco diversi stratagemmi come l’utilizzo di bonus e l’acquisto durante periodi di saldi.

I bonus sono una forma di aiuto, utilizzata in economia per sostenere i cittadini durante periodi particolarmente difficili, e in altri ambiti come quello dell’intrattenimento per invogliare le persone a godere di un servizio o un’attività.

Basti pensare alla carta del docente, un buono di 500 € all’anno che ogni insegnante può utilizzare per acquistare materiali didattici, ma anche libri, audiolibri, biglietti per eventi, corsi di laurea o master e molto altro.

Nell’ambito dell’intrattenimento c’è il bonus vacanze, prorogato anche al 2023, che prevede un contributo fino a 1.400€ a persona per viaggi in qualunque località italiana, destinato a categorie di persone con disabilità fisiche o parenti caregiver con determinati requisiti; ci sono anche i bonus dei casinò che permettono di testare il loro palinsesto online usufruendo di giocate gratuite, anche senza dover aprire un conto.

Senza contare i molti bonus di iniziativa statale emessi negli ultimi anni per combattere la crisi post pandemica: il bonus bollette di 200 € per combattere il caro energia; il bonus ristrutturazione (detto anche bonus 110) per far ripartire l’economia dall’edilizia e aiutare chi desidera intraprendere dei lavori di migliorie alla propria abitazione; il bonus idrico di 1.000€ per l’acquisto o l’installazione per sistemi di filtraggio al fine di ridurre l’uso della plastica e favorire il consumo dell’acqua di rubinetto.

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