Scommesse sportive, cosa accade con il decreto dignità?



In vigore dalla scorsa estate, il Decreto Dignità introdotto da Luigi di Maio ha suscitato tante polemiche nel mondo del betting e sport. L’opinione generale è che produce tanti danni alle varie società coinvolte senza risolvere il vero problema della dipendenza.

Con il Decreto Dignità, è stato emesso un divieto di ogni tipo di pubblicità relativo a tutte le forme di gioco d’azzardo che ovviamente include anche le scommesse sportive ed i casinò online. Ciò comprende pure il divieto di una sponsorizzazione delle manifestazioni sportive o ogni tipo di evento sportivo con scopo promozionale. Da non scordare anche tutte le squadre di calcio che non potranno più usufruire dei fondi ricavati da sponsorizzazioni nel mondo del betting.

Lavoro invano poi per portali come BookmakerBonus.it che hanno dedicato anni per specializzarsi nel settore ed ospitare soltanto i migliori siti scommesse e casinò online legali con licenza AAMS in Italia sul proprio portale.

Il Decreto dunque sta avendo un effetto significativo su molte facce dell’industria. Per fare un esempio concreto, Bet365 uno degli operatori di scommesse sportive più famosi al mondo, ha chiuso un nuovo accordo con ben 10 squadre che giocano nel massimo campionato spagnolo. Tra quelle più conosciute come Villarreal, Athletic Bilbao, Espanyol e Celta Vigo fino a squadre più piccole ma sempre militante in La Liga come Real Betis, Valladolid, Getafe e Rayo Vallecano.

Non scordiamoci del danno che il Decreto di Di Maio sta avendo e potrà avere ulteriormente in futuro sul calo dell’occupazione a tempo determinato. Si parla di 80.000 occupati in meno fino al 2028 con un unità di 8mila all’anno. Dunque sorge la domanda, perché un decreto che in realtà era inteso per migliorare il mercato del lavoro finisce per peggiorarlo? Il problema nasce con la norma che andrà a ridurre il termine per i rinnovi dei contratti a tempo determinato.

Fine gennaio, il ministro del Lavoro e Sviluppo Economico Di Maio ha rilasciato un’intervista dove sottolinea l’orgoglio nel rendere l’Italia il primo paese a vietare qualsiasi pubblicità del gioco d’azzardo. A nostro parere il mondo del betting e del calcio saranno sempre correlati e anche se le intenzioni di combattere la ludopatia sono molto oneste, difficilmente questa sarà la soluzione.

Per una stampa libera


sostieni il nostro lavoro con una donazione

Scommesse sportive, cosa accade con il decreto dignità?

Le donazioni con PAYPAL sono sicure al 100%



Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.