Roma, Ater, Santori, FDI: “Interrogazione su favoritismi ad Associazione Gay Help Line”

maccarese fabrizio santori



“Vogliamo capire se esiste qualche favoritismo nella gestione e stralcio di crediti Ater verso alcune associazioni e se è ipotizzabile un eventuale danno erariale per questa situazione. Al semplice inquilino moroso di un immobile, infatti, viene impedito l’accesso ad accordi di transizione facendo scattare a norma di legge la regolare procedura di sfratto dall’Azienda. In casi riguardanti talune realtà associative, invece, l’Ater si dimostrerebbe più indulgente, al limite della remissione se non addirittura del condono in un intollerabile quanto censurabile doppiopesismo”. E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.

“Abbiamo presentato un’interrogazione in seguito ad alcune procedure non lineari su atti di transazione di Ater con alcune associazioni caratterizzate da elevata morosità avvenute negli ultimi mesi. Come già denunciato in altra interrogazione, nel luglio 2015 l’associazione Gay Help Line risultava debitrice verso Ater di 231.798,97 euro che a seguito di una contestata operazione di riconoscimento dei lavori effettuati dal locatario per un valore complessivo pare di gran lunga superiore alla somma iniziale pattuita, si sono ridotti a 30mila euro da pagare in comode rate fino a settembre di quest’anno. Un mancato incasso per Ater approssimativamente pari a oltre 73mila euro che rappresenterebbe un caso di studio in qualsiasi ente creditizio al mondo. A questo atto – prosegue Santori – si aggiungerebbe un’altra transazione a fronte di una morosità per canoni scaduti per 86.213,8 euro, ‘sanata’ con il versamento di 40mila euro di cui 5mila alla sottoscrizione e i restanti 35mila in sette rate semestrali. In totale, le minori entrate scaturenti dai contratti transattivi tra Ater di Roma e Associazione Gay Help Line ammonterebbero a circa 119.295,25 euro. Inoltre, sembrerebbe esistere un ulteriore atto di transazione stipulato il 1 agosto 2016 per un totale di 6 altri immobili dell’Ater e un importo di 200mila euro, di cui 100mila alla stipula e i restanti in 48 rate mensili.
Il coordinamento tra soggetto moroso, avvocatura e tecnici dell’area patrimonio sarebbe stato gestito direttamente dall’ing. Estella Marino. L’ex assessore di Ignazio Marino assegnata alla Direzione generale- Segreteria Tecnica e poi trasferita al Servizio Amministrazione e Finanza per tramite della Determinazione direttoriale ad agosto 2016. Determina – continua l’esponente Fdi – che ha sollevato non pochi dubbi di opportunità in passato.
Se queste transazioni fossero confermate, non rispecchiando i principi di buon governo del patrimonio pubblico, ci troveremmo di fronte a uno sconsiderato favoritismo verso un’associazione a discapito di semplici cittadini per i quali non viene applicato la stessa elasticità di giudizio” Conclude Santori.

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