
Il GIP di Civitavecchia Giovanni Giorgianni, ha ribaltato in questi giorni la decisione della Procura decidendo di procedere contro il fidanzato Marco di Muro confermando l’accusa di omicido volontario.
I motivi di tale decisione sono legati alla nuova autopsia fatta fare dai due rappresentanti legali della famiglia di Federica, Andrea Rossi e Francesco Pizzorno, ingaggiando uno dei maggiori esperti il professore Natale Mario Di Luca che ha dichiarato che la morte della ragazza non può essere legata solo alla miocardite.
Ad aggravare la posizione del De Muro ci sarebbe anche il suo atteggiamento poco chiaro e spesso in contraddizione con quanto dichiaratto durante il primo interrogatorio. Il ragazzo affermò di aver lasciato Federica tra l’una e l’una e trenta e di essere tornato a casa alle due, quando in realtà una telecamera di un distributore lo colloca ancora in zona alle 2 e 34 mentre fa rifornimento alla sua auto.
inoltre rimane il mistero dei due cellulari trovati a casa del ragazzo, il primo, un modello più vecchio con all’interno una scheda telefonica registrata a suo nome e un altro più recente utilizzato fino alle 00:28 di quella notte e poi accuratamente smontato e fatto a pezzi.
Ad aggravare la sua posizione ci sarebbe la presenza di “diatomee”, alghe caratteristiche del lago di Bracciano, ritrovate sui suoi indumenti, e il biglietto lasciato alla madre con su scritto :”A mano o in lavatrice anche se piove, basta che li lavi” adducendo come scusa che gli sarebbero serviti per una festa quella stessa sera. Una festa inventata come ha poi confermato il gestore del locale agli stessi carabinieri.
Tutti fatti che lasciano delle tracce ben visibili e marcate che hanno indotto il GIP a riconsiderare la posizione di Marco Di Muro che rimane nel frattempo l’unico indagato.
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