
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Solo pochi grammi di marijuana, serbati nelle tasche dei jeans, ma ben altra quantità custodiva, assieme ai genitori, nella propria abitazione di Anguillara Sabazia. I Carabinieri della locale Stazione, durante un servizio diretto alla repressione del consumo di sostanze stupefacenti, hanno rinvenuto, indosso ad un giovane del luogo, una modica quantità di “erba” che doveva essere, a detta del ragazzo, destinata al consumo personale. I militari, insospettiti dall’insolita agitazione del giovane, non hanno creduto alla giustificazione fornita ed hanno deciso di estendere il controllo anche alla sua abitazione, ove li attendevano tre sorprese. La prima è stata quella di rinvenire, occultata in più parti della casa, un kilo di infiorescenza di marijuana e 10 grammi di hashish, già suddivisi in dosi e pronta allo spaccio; la seconda consistente in 77 piante di cannabis indica, piantate nel giardino di casa ed alte circa due metri, quasi pronte alla produzione di stupefacente; la terza e più inaspettata sorpresa, è stata quella che alla coltivazione, produzione e spaccio della marijuana collaborassero assiduamente anche i genitori del fermato, in una vera e propria “azienda familiare”. Durante la perquisizione sono stati rinvenuti anche 470 semi dello stesso tipo di pianta nonché tutta la strumentazione necessaria per lavorare, dalla semina alla vendita al dettaglio, lo stupefacente che, una volta immesso nel mercato, avrebbe fruttato diverse migliaia di euro
I tre, le cui iniziali sono M.Z., A.Z., A.F., sono stati tratti in arresto e tradotti presso il Casa Circondariale di “Civitavecchia”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.