ANGUILLARA – EMILIANO MINNUCCI, OBIETTIVO IL PARLAMENTO



Le primarie della coalizione di Centrosinistra hanno portato alle urne a Novembre, al primo turno circa 3.110.000 elettori. Il secondo turno, il 2 Dicembre, sono stati circa 2.800.000 i votanti che hanno confermato la loro intenzione di voto e democraticamente hanno scelto il segretario nazionale del Partito Democratico, Bersani, come Candidato Premier alla guida del prossimo Governo. Un’affluenza record in un momento particolare, dove la politica sembrava aver esautorato i cittadini dal diritto di scegliere i propri rappresentanti.
Il 29 o il 30 dicembre nelle regioni italiane (nel Lazio il voto è fissato per domenica 30), il Partito Democratico  chiama di nuovo i suoi sostenitori per decidere la lista dei candidati ai due rami del Parlamento per le prossime elezioni politiche, programmate nel mese di Febbraio 2013.
Queste consultazioni rappresentano un’inversione di tendenza nei confronti delle segreterie politiche dei partiti che da vent’ anni a questa parte, prima con i collegi uninominali e in seguito con le liste bloccate, decidevano la composizione delle Camere. Un fatto che si può definire storico, perché arriva a modificare profondamente un collaudato percorso, giunto in un momento delicato per la dinamicità del quadro politico e per la crisi economica che stiamo vivendo. Le condizioni di estrema fragilità, attraversate anche da un populismo che insidia continuamente  le regole democratiche della nostra Repubblica, sono sprone ad un necessario processo di trasformazione strutturale che nei prossimi mesi dovrà interessare necessariamente il nostro Paese.
Abbiamo rivolto al candidato del PD  del territorio di Anguillara Sabazia, dott. Emiliano Minnucci, alcune domande sul quadro politico odierno.
Parliamo delle primarie del PD. Hanno già prodotto una grande partecipazione di persone che hanno manifestato il desiderio di un vero rinnovamento. Siamo alla vigilia di nuove Primarie e questa volta si decideranno i candidati in Parlamento alle prossime elezioni politiche del 2013. Emiliano Minnucci si candida. Perché dovrebbero votarla?
“Le scorse primarie ed ora queste che ci accingiamo a realizzare, sono una grande occasione per renderci tutti protagonisti di un cambiamento sostanziale. Ciascuno con il proprio voto può rendersi fautore del futuro del proprio Paese. È di fondamentale importanza la partecipazione di ognuno di noi, poiché è solo passando attraverso un protagonismo collettivo che possiamo davvero tracciare la strada per un nuovo inizio. Confido nel voto di tante persone perché in me confluiscono fondamentalmente due principi per dare vita ad una nuova stagione politica: il rinnovamento generazionale e un’esperienza politica ed amministrativa consolidata. Oggi mi sento pronto per continuare a mettere a disposizione dei cittadini del mio territorio, degli enti locali, delle imprese, l’esperienza e le competenze acquisite”.
Lei è stato il Sindaco di questa cittadina e consigliere della Provincia di Roma. Ha fatto politica fin da giovanissimo. Una lunga esperienza politica, come la giudica?
“Ho iniziato il mio percorso politico ben 25 anni fa. Giudicare la mia esperienza politica lo lascio ad altri. Posso affermare con certezza di essermi sempre battuto con forza ed impegno in tutte le occasioni che mi si sono poste, senza mai tirarmi indietro. Le mie attività si sono sempre incentrate a favore di una società più equa, che desse pari opportunità sia agli uomini che alle donne, una società in cui il lavoro dev’essere un diritto per ciascuno e non un’opportunità per pochi e raccomandati.  E poiché il contesto attuale tende a produrre disuguaglianze, talvolta anche a generarle, mi sono sempre adoperato per consentire alle fasce più deboli di essere messe in condizione di condurre la propria vita dignitosamente. Ecco,  voglio continuare ad impegnarmi innanzitutto per questo”.
Si parla molto di casta e in questo periodo tutti i cittadini chiedono l’eliminazione dei privilegi nella politica. Si parla di regole ma nel Palazzo, dopo tanti mesi ancora non si è cambiata la legge elettorale. Non pensa che si debbano prendere dei provvedimenti radicali?
“Credo fortemente che i costi della politica debbano essere rivisti immediatamente, ridimensionati e soprattutto adeguati al periodo di crisi che sta colpendo trasversalmente ogni fascia sociale. Per quanto riguarda la legge elettorale, per colpa del governo Berlusconi che ha voluto mantenere questa legge, non si è ancora potuto lavorare per cambiarla. Nonostante questo immobilismo il Partito Democratico attraverso lo strumento partecipativo delle primarie dà la grande opportunità di scegliere i propri rappresentati in Parlamento. E questo è già un grande passo in avanti.”
Qual è il suo pensiero rispetto alle future alleanze del Partito Democratico: si può governare insieme a SEL oppure è necessario allearsi con il Centro montiano?
“Il Partito Democratico è oggi – dati alla mano – il più grande partito italiano, europeista e riformatore. Un partito alternativo a Berlusconi, alla Lega e al movimento dei grillini, un partito che si apre a coloro che vogliono confrontarsi sui tre temi più importanti di questo momento, su cui sto incentrando anche il mio impegno: lavoro, equità e diritti. L’alleanza c’è ed è con SEL e con i socialisti. Siamo comunque aperti ad un dialogo con quelle forze che si dimostreranno pronte ad un radicale cambiamento e capaci di fronteggiare derive estremistiche e populismi.”
Lei è molto legato al territorio sabatino, dove è nato e vive tuttora. Quale opportunità può fornire la sua presenza in Parlamento per lo sviluppo del lago di Bracciano e nei paesi che lo circondano?
“Il nostro territorio ha bellezze paesaggistiche, storiche ed archeologiche che devono essere assolutamente valorizzate. In più ho avuto modo di constatare in prima persona di quanto esso pulluli di giovani e competenti professionisti. Unendo questi due fattori posso solo anticiparvi che sto lavorando ad un grande ed innovativo progetto che si baserà su tre parole chiave: giovani, turismo, green economy. Oggi, posso affermare con certezza che so come avviare delle attività di promozione del territorio in cui sono nato che possa dare la possibilità a tanti giovani di lavorare nel e per il proprio territorio. Ad oggi le risorse sono limitate, ma attraverso sponsorizzazioni private, partnership  e finanziamenti europei sono convinto che – tutti insieme – possiamo valorizzare i paesi sul lago, quelli sul litorale fino all’entroterra”.

Simonetta D’Onofrio

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