ANGUILLARA – QUESTA FARMACIA NON S’HA DA AVERE



Da alcuni decenni la tradizione capitolina della vecchina sulla scopa ha ceduto il passo a Babbo Natale, che sponsorizzato da una importante multinazionale del settore alimentare, si è incaricato di portare i doni ai bimbi buoni, ma, complice un continuo periodo di benessere, ha sempre lasciato a casa le punizioni che una volta svolgevano la funzione discriminatoria tra bene e male.
Oggi, probabilmente anche a causa della crisi economica e dei tagli che gli enti locali hanno subito, Babbo Natale inizia a portare anche lui il carbone ai bambini cattivi.
E i cittadini di Ponton dell’Elce dovrebbero essere stati particolarmente cattivi se, nel prossimo consiglio comunale convocato quasi in coincidenza dell’arrivo del bambinello, viene inserito in extremis al punto 10. dell’ordine del giorno la voce: ATTO DI INDIRIZZO – DETERMINAZIONI IN MERITO ALLA GESTIONE DELLA FARMACIA COMUNALE SITA IN LOC. PONTON DELL’ELCE. CESSIONE DELLA TITOLARITA’.
I cittadini interessati si dichiarano indignati rispetto alla scelta dell’amministrazione. Un territorio che nello scorso anno ha percepito l’amministrazione particolarmente lontana dai propri bisogni.
Nel corso degli ultimi due anni il finanziamento di 800.000 euro per la costruzione di una scuola primaria è stato dirottato all’istituto comprensivo San Francesco, non si riesce a vedere la luce rispetto al problema dell’arsenico, con il valore più alto rispetto agli altri acquedotti comunali, gli interventi di manutenzione stradale sono del tutto assenti (prendo ad esempio una buca profonda parecchi centimetri sui via degli Abeti che è li dal mese di settembre 2010(!!!), ogni volta che c’è una perdita di acqua dall’acquedotto comunale, il tempo necessario per la riparazione del guasto è di alcuni mesi, e non di alcune ore come avviene se il danno si crea al centro di Anguillara, l’unico punto di aggregazione è stato ceduto ad una società privata sollevando molte polemiche.
Ed oggi il Comune decide di dismettere l’ultimo baluardo di  civiltà rimasto sul territorio. In altre regioni con un senso civico maggiore del nostro, peraltro amministrato da giunte che apparentemente sono dello stesso colore della nostra, ma con uno spessore politico decisamente imparagonabile, laddove la sola attività di vendita dei medicinali non garantisce un ritorno economico tale da rendere sostenibile la gestione, si è deciso di integrare alla normale attività farmaceutica, altre attività complementari utili all’ottimizzazione delle risorse con doppio vantaggio per il comune e per i cittadini.
La rabbia dei cittadini esplode inoltre perché, meno di un mese fa il Sindaco è fugacemente apparso ad una assemblea promossa dal Comitato di Quartiere, e ha parlato di altre vicende, non menzionando affatto il progetto di dismissione della farmacia, che non crediamo possa essere nato dopo tale incontro.
I cittadini di Ponton dell’Elce chiedono fortemente al sindaco di rivedere la scelta che sta portando avanti, dichiarando che combatteranno in massa affinché la cessione della farmacia non venga attuata. I cittadini di Ponton dell’Elce pagano le tasse quanto il resto dei cittadini anguillarini, e la discriminazione dei servizi che viene attuata nei loro confronti è insostenibile.

Silvio Rossi [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/5198/” title=”5198″]

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